Cinema: è morto l’attore Tony Curtis

E’ morto all’età di 85 anni l’attore Tony Curtis. Nato nel Bronx in una modesta famiglia ebrea di origini ungheresi, debutta nel cinema nella parte di un fatuo ballerino in “Doppio gioco” di Robert Siodmak.

Negli anni cinquanta alterna ruoli leggeri, in cui mette a frutto il fisico prestante e la morbida bellezza virile, con ruoli in parti drammatiche, dimostrando notevole versatilità. Fanno parte del primo gruppo “Il principe ladro” di Rudolph Maté, “Il figlio di Ali Babà” di Kurt Neumann e “Il mago Houdini” di George Marshall; del secondo gruppo, “Furia e passione” di Joseph Pevney (in cui è un pugile sordomuto), “Trapezio” di Carol Reed, “Piombo rovente” di Alexander Mackendrick (in cui è Sidney Falco, un portaborse nel mondo corrotto del giornalismo americano) e “La parete di fango” (in cui è un carcerato fuggiasco incatenato a Sidney Poitier).

Dopo aver dato prova delle sue virtù di commediante in coppia con Cary Grant in “Operazione sottoveste” di Blake Edwards, ottiene la definitiva consacrazione nel triplo ruolo di suonatore di sassofono, di magnate del petrolio e di Josephine in “A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder, accanto a Marilyn Monroe e Jack Lemmon.

In “Spartacus” di Stanley Kubrick è nuovamente accanto a Kirk Douglas, che già aveva affiancato ne “I Vichinghi” di Richard Fleischer. Negli anni sessanta, il suo ruolo più significativo è quello del serial killer schizofrenico ne “Lo strangolatore di Boston”, sempre di Fleischer.

Sposato sei volte, dal suo primo matrimonio con l’attrice Janet Leigh sono nate Jamie Lee Curtis, a sua volta nota attrice, e Kelly Curtis. Dalla seconda moglie, l’attrice austriaca Christine Kaufmann, ebbe due figlie, Alexandra (1964) e Allegra (1966). Dal matrimonio con Leslie Allen nacquero Nicholas (1971 – morto nel 1994 per overdose di eroina) e Benjamin (1973).

Nell’agosto del 2009 Tony Curtis rivela, in uno dei suoi tanti libri di memorie, di aver avuto una relazione con l’attrice Marilyn Monroe. Queste le parole di Curtis: «Tutto era bello con lei sebbene non sapessi mai cosa pensasse la mia partner mentre eravamo a letto insieme. Scoprii solo in seguito che durante quel nostro rapporto segreto Marilyn era rimasta incinta e aveva perso il nostro bambino».

Oltre a quella cinematografica, di un certo rilievo anche la sua attività televisiva, in particolare come coprotagonista nei primi anni settanta di una serie di telefilm di successo, “Attenti a quei due”, in cui impersona il ricco playboy americano Danny Wilde, contrapposto all’elegante e raffinato lord inglese Brett Sinclair (Roger Moore), entrambi impegnati a fronteggiare malviventi e belle donne in scanzonate avventure di intrighi e mistero.

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