Caso Murdoch. “Tieni la testa alta”: sms a Rebekah imbarazza Cameron

LONDRA – Un sms partito nei giorni caldi del Tabloigate: 'Rebekah, tieni alta la testa'. E poi due incontri finora mantenuti segreti, uno due giorni dopo le dimissioni del portavoce ed ex direttore di News of the World Andy Coulson. Nel giorno del Discorso della Regina, l'appuntamento solenne dell'anno parlamentare in cui il governo a guida Tory, presentando in parlamento il suo programma legislativo, ha tentato di rilanciare la coalizione, il primo ministro David Cameron scivola di nuovo sul Tabloidgate.

''Tieni la testa alta, tutto andra' bene'', avrebbe scritto il premier a Rebekah Brooks lo scorso luglio, pochi giorni prima delle dimissioni della donna da Ceo del braccio britannico del gruppo Murdoch per lo scandalo delle intercettazioni. L'sms, al pari dei due incontri segreti – uno a una gara di equitazione l'altro a una fiera nell'Osfordshire – sono venuti in luce in una nuova biografia del primo ministro, 'Cameron: Practically a Conservative', scritto a quattro mani dal giornalista del Times Francis Elliott col collega James Hanning dell'Independent on Sunday.

Nel libro si racconta delle numerose volte in cui Cameron e Rebekah si facevano visita senza preavviso nelle rispettive case di campagna a Chipping Norton nell'Oxfordshire. I contatti tra premier e la Brooks si fermarono ''bruscamente'' quando scoppio' lo scandalo: Rebekah non voleva imbarazzare Cameron e lui voleva essere in grado di affermare, con la mano sul cuore, che i due non erano in contatto.

Ma l'amicizia c'era. A quanto pare il primo ministro ''mando' un emissario alla Brooks per spiegare il repentino raffreddamento dei rapporti''. Il tono del messaggio era: ''Mi spiace non poter esser leale nei tuoi confronti come vorrei, ma ho (il leader laburista) Ed Miliband alle calcagna''.

Le rivelazioni della biografia non potevano cadere in un momento piu' inopportuno: destinati a una escalation quando domani Coulson e dopodomani la stessa Rebekah deporranno davanti alla Commissione Leveson, gli scoop sul Tabloidgate hanno tagliato la strada alla solenne presentazione del programma del governo a Westminster. Come vuole il cerimoniale lo ha letto con voce monotona ma la pompa di rito la Regina Elisabetta: abito bianco fino ai piedi e manto di ermellino, la corona tempestata di diamanti in testa, davanti alle Camere riunite del parlamento britannico.

Il Queen's Speech era il primo in quasi due anni: Cameron, che lo ha messo a punto nei giorni scorsi, lo ha usato per annunciare 19 proposte di legge e una serie di marce indietro per tenere insieme la sua fragile coalizione. La riforma dei Lord, voluta dal vice Nick Clegg e' rimasta in forma generica e annacquata (''Non e' certo la priorita' del governo'', ha spiegato poi il primo ministro ai Comuni), mentre i parlamentari Tory hanno costretto Cameron a abdicare sulle nozze gay a favore di misure mirate alla ''stabilita'' economica. Ma intanto crescono le tensioni nella maggioranza, alimentate dall'esito del voto: ''I LibDem mi legano le mani'', ha confidato oggi il primo ministro al popolare tabloid Daily Mail: ''Dopo il 2015, se vinciamo, faro' un governo di soli Tory''.

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