LinkedIn: “foto favolosa” scrive lui, sessista denuncia lei

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Settembre 2015 - 12:21 OLTRE 6 MESI FA
LinkedIn: "foto favolosa" scrive lui, "sessista" denuncia lei

LinkedIn: “foto favolosa” scrive lui, “sessista” denuncia lei

ROMA – E’ diventato un caso mediatico in Gran Bretagna il commento galante (“favolosa”) di un avvocato di 57 anni a una foto postata su LinkedIn da una giovane collega: lei quel commento l’ha trovato invece offensivo e sessista, quindi lo ha denunciato, fra virgolette, su Twitter riservandosi poi di trascinarlo in tribunale.

Dai social network il dibattito si è trasferito su tv e giornali: il maturo avvocato poteva, doveva risparmiarsi il commento su un social di condivisione per professionisti, oppure la rampante avvocatessa specializzata in diritti umani si è comportata da “femi-nazi” (femminista estremista) solo per ottenere un po’ di pubblicità?

I fatti. Charlotte Proudman, 27 anni, un master in corso a Cambridge sulle mutilazioni genitali femminili, posta una sua foto l’8 settembre scorso nel contatto richiesto su LinkedIn. Le risponde un collega più grande, Alexander Carter-Silk, moglie e due figli: “è davvero politicamente scorretto ma questa è una foto favolosa (“stunning picture”, ndr.). Vinci senz’altro il premio per la miglior foto che abbia mai visto su LinkedIn”.

Lei risponde offesa, sono su LinkedIn per motivi professionali non per essere approcciata per il mio aspetto fisico o per essere la donna oggetto di maschi sessisti, scrive. Aggiungendo che l’erotizzazione dell’aspetto femminile è uno strumento di potere degli uomini sulle donne. Si parla degli attributi fisici per nascondere i talenti professionali.

Poi ha postato il contenuto a suo dire misogino del commento di Carter Silk, quindi ha scritto al suo studio. Nonostante le pronte scuse di lui. Diremmo uno “sputtanamento” totale. Che rischia però di ritorcersi contro di lei che è la prima ad ammettere come nel foro di Londra sia praticamente bruciata. Su Twitter sono forse di più i commenti ancora più sessisti. Sui giornali le commentatrici si dividono sul vizietto maschile e la reazione sproporzionata. Il paradosso è che il suo cognome, Proudman, significa “uomo orgoglioso”.