Scontri in Spagna, cariche davanti al Parlamento. In totale oltre 70 feriti

Auto in fiamme a Lugo, Spagna. Giornata di scontri in tutto il Paese (Ansa)

MADRID  – Una giornata di scontri senza fine anche in Spagna. Ancora nella serata di mercoledì 14 novembre, infatti, gli agenti antisommossa hanno caricato alcune centinaia di dimostranti che si erano riuniti vicino alla Camera bassa del parlamento a Madrid al termine della manifestazione di centinaia di migliaia di persone contro l’austerità.

Scontri fra polizia e manifestanti contro le politiche economiche del governo di Mariano Rajoy si sono verificati nelle zone adiacenti la sede del Parlamento, fra la Carrera de San Jeronimo e Plaza Neptuno. Nella piazza, dopo il corteo di protesta, erano riunite migliaia di persone convocate dal coordinamento del 25-S ‘Rodea el Congreso’ e dal Movimento degli indignados del 15-M, per una veglia notturna davanti la sede istituzionale, per chiedere le dimissioni del premier e del governo.

Agenti in assetto antisommossa hanno caricato per disperdere un gruppo di manifestanti che aveva abbattuto una delle transenne poste a barriera nella Carrera de San Jeronimo. Gli agenti hanno disperso con gas lacrimogeni la folla, che ha cominciato a dirigersi verso il vicino Paseo del Prado, in direzione della Borsa di Madrid, circondata da un cordone di sicurezza dalla polizia. Lungo la strada, cassonetti bruciati e lancio di pietre contro la polizia. Scontri e incidenti anche in Plaza Catalunya, a Barcellona, dopo il corteo di protesta convocato dai sindacati.

Il bilancio. Almeno 118 fermi e 74 feriti, dei quali 43 agenti, negli incidenti registrati in Spagna nella giornata di sciopero nazionale, secondo il bilancio tracciato nell’ultimo bollettino informativo alla direttrice generale del ministero degli interni, Cristina Diaz. La Diaz ha evidenziato che la giornata di protesta non ha segnato ”gravi problemi di ordine pubblico”, nonostante ”gli incidenti isolati nei centri di alcune città” e che ”sono stati garantiti i servizi minimi essenziali”. Secondo i sindacati, la partecipazione allo sciopero e’ stata del 76%, simile a quella del precedente sciopero generale contro le politiche di austerity del governo dello scorso 29 marzo. Per la Confederazione degli industriali (Ceoe), l’adesione non ha superato il 12%.

Gestione cookie