Sparatoria a Plymouth: uccide senza motivo 6 persone per strada poi si ammazza

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 13 Agosto 2021 - 13:05 OLTRE 6 MESI FA
Sparatoria a Plymouth: uccide senza motivo 6 persone per strada poi viene abbattuto

Sparatoria a Plymouth: uccide senza motivo 6 persone per strada poi viene abbattuto (Foto d’archivio Ansa)

Sparatoria a Plymouth, nel sud-ovest dell’Inghilterra. Un uomo ha sparato, apparentemente senza motivo, per strada. Bilancio tragico: 6 uomini uccisi dal killer, che a sua volta si è ucciso.

Aggiornamento ore 13.05

Sparatoria a Plymouth: spara e uccide 6 persone poi viene abbattuto

Secondo le prime ricostruzioni, la sera del 12 agosto un singolo individuo ha aperto il fuoco indiscriminatamente in un quartiere popolare di Plymouth. Provocando almeno 6 morti e vari feriti prima di uccidersi. Le circostanze dell’accaduto non sono ancora del tutto chiare.

Di certo si sa che la pista investigativa non è quella di una qualche matrice terroristica. Piuttosto di un raptus di odio analogo allo scenario di certe ricorrenti sparatorie americane. Come confermano anche alcuni testimoni oculari citati in serata dalle tv del Regno Unito.

Plymouth: sparatori nel quartiere popolare di Keyham

L’inferno si è scatenato nell’area residenziale di Keyham. Una selva di abitazioni a basso costo d’origine vittoriana adiacenti alla zona portuale e cantieristica di Plymouth, popolata storicamente da famiglie operaie. E ha lasciato dietro di sé “diversi morti e feriti”, secondo il primo comunicato ufficiale diffuso dalla Devon and Cornwall Police.

Quando la minaccia appariva ormai finita, dopo la “neutralizzazione” confermata dell’aggressore, ma l’intero circondario continuava a restare isolato e transennato sullo sfondo di un viavai di mezzi di soccorso.

Chi è il killer della sparatoria di Plymouth

Si precisa il contorno di un raptus di follia violenta dietro la sparatoria che ieri ha insanguinato la città inglese di Plymouth, nel sud-ovest dell’isola, causando sei morti incluso il killer. L’autore della strage è stato identificato dalla polizia come Jake Davison, 23 anni, che si è suicidato prima di poter essere intercettato. Le vittime che non ce l’hanno fatta sono cinque, “tre di sesso femminile e due di sesso maschile”, ha puntualizzato ancora la Devon and Cornwall Police locale, incluso un bambino di meno di 10 anni: quattro sono morti sul posto, una donna in ospedale per la gravità delle lesioni riportate.

Si tratta del più grave fatto di sangue mai avvenuto nella città in epoca moderna. Mentre per rintracciare una strage analoga nel Regno Unito – dove il possesso individuale di armi e vicende del genere sono assai più rari che non negli Usa – bisogna tornare indietro di 11 anni: quando nel 2010 in una sparatoria indiscriminata 13 persone furono uccise in Cumbria, nel nord dell’Inghilterra.

I testimoni degli spari

Spaventoso il racconto di chi si è trovato di fronte alla scena. Una donna, Sharon, residente a Keyham, ha riferito alla Bbc in preda allo shock di aver assistito a qualcosa di “orrendo e tristissimo”. “Prima si sono sentite urla e alcuni spari, tre o quattro. Poi ho visto un uomo armato irrompere all’interno di una casa aprendo ancora il fuoco e quindi uscire e iniziare a sparare a casaccio contro qualche persona fra Linear Park e la strada”.

“L’incidente non è riconducibile al terrorismo”, ha confermato da parte sua via Twitter Johnny Mercer, deputato alla Camera dei Comuni eletto nel collegio di zona, evocando “ore cupe per la città”. Priti Patel, ministra dell’Interno del governo Tory britannico di Boris Johnson, ha assicurato intanto vicinanza alle persone colpite e tutto “il sostegno necessario” alla polizia della contea del Devon. E lo stesso ha fatto poi Johnson in prima persona, condannando la violenza.