Negli aeroporti italiani sono iniziati controlli più rigidi, con qualche conseguente ritardo, per i passeggeri diretti negli Stati Uniti, dopo che a Natale un nigeriano ha cercato di far esplodere un ordigno a bordo di un volo in arrivo a Detroit.
A rimetterci sono sempre i poveri viaggiatori che si devono subire ore di controlli e ritardi su ritardi nell’unico periodo di ferie che hanno: le vacanze natalizie.
L’aeroporto di Fiumicino resta blindato: agenti della polizia armati sorvegliano gli ingressi degli uffici direzionali ai terminal delle partenze mentre altri vigilano l´interno dell’aeroporto. Lungo tutto l’anello stradale ci sono gli uomini della municipale che controllano veicoli in sosta e fermano i “sospetti”.
Da due giorni è massima allerta dentro e fuori l’aeroporto Leonardo da Vinci con agenti della Polaria e della Adr security spiegati nell’intero quadrante aeroportuale. Le verifiche per viaggiatori e bagagli sono raddoppiate e le ispezioni sono passate dal 30 al 100 per cento, causando ritardi soprattutto sulle tratte per gli Stati Uniti, Israele e Londra, quelle considerate più a rischio e servite per questo al terminal 5, zona sorvegliata anche dai tiratori scelti.
E rallentamenti e disagi si sono verificati anche agli imbarchi e i check in dove gli uomini della Adr security stanno svolgendo controlli più accurati con macchinari specializzati come la “shoes analyzer”, una particolare attrezzatura che consente di controllare tacchi e suole delle scarpe.
«Sono aumentati i controlli manuali ma non sono stati segnalati particolari ritardi», dicono dall’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.
Anche dagli aeroporti di Milano Linate e Malpensa non sono sttai segnalati particolari ritardi nella giornata di oggi, 28 dicembre.