Alice Gruppioni, Christian Casadei: “Eravamo felici, all’improvviso è cambiato tutto”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Agosto 2013 - 08:59 OLTRE 6 MESI FA
Alice Gruppioni e Christian Casadei

Alice Gruppioni e Christian Casadei

LOS ANGELES (STATI UNITI) – “Ora è cambiato tutto”, queste le prime parole di Christian Casadei (fonte Il Resto del Carlino), marito di Alice Gruppioni, la 32enne di Pianoro travolta e uccisa da un’auto in luna di miele a Los Angeles: “Camminavamo felici, non ci posso ancora credere.”

Christian Casadei ancora non ci crede: “Stavamo passeggiando, eravamo felici, in luna di miele, e all’improvviso è cambiato tuttoNon ci posso ancora credere e non ricordo nemmeno esattamente la dinamica, è tutto molto confuso. Una tragedia, non c’è altro da aggiungere.”

Ieri (8 agosto) i funerali, a celebrarli, monsignor Paolo Rubbi, lo stesso sacerdote che il 20 luglio scorso aveva unito in matrimonio Alice e Christian Casadei.

Si erano sposati lo scorso 20 luglio, poi il viaggio di nozze:Era felicissimo — racconta l’amico Pietro Gianessi, socio di Casadei nel laboratorio di architettura Cvg, a Cesena —. Con Alice formavano una coppia stupenda. Si erano conosciuti due anni e mezzo fa a una festa e da allora non si erano più lasciati.”

“Io e Christian ci conosciamo dagli anni di università — prosegue Gianessi —. Dopo il diploma, ha iniziato con me la Facoltà di architettura qui a Cesena. È sempre stato bravissimo: un ragazzo in gamba”. Casadei si è distinto in più di un progetto europeo e internazionale, ricevendo menzioni e premi. Ad architettura aveva anche effettuato un dottorato di ricerca in Composizione architettonica con tesi su Aldo Rossi. Finché non è riuscito a passare dall’altra parte della cattedra, diventando assistente di Progettazione. Un anno fa il salto: “Io, lui e la nostra collega Ursula Vasile abbiamo aperto uno studio nostro. Christian faceva avanti e indietro perché da un anno conviveva con Alice a Pianoro. Stava anche ristrutturando la casa della famiglia di lei dove sarebbero andati a vivere”