Bimbo beve detersivo e muore: avevano già tentato di rapirlo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Agosto 2015 - 18:32 OLTRE 6 MESI FA
Bimbo beve detersivo e muore: avevano già tentato di rapirlo

(Foto d’archivio)

REGGIO EMILIA – A fine luglio la mamma di Carlo Russo, il bimbo di due anni morto venerdì all’ospedale di Reggio Emilia dopo aver bevuto liquido per lavastoviglie, aveva denunciato un presunto tentativo di rapimento del piccolo nelle vicinanze dell’abitazione della famiglia in via Bligny.

Secondo quanto avevano raccontato in questura Antonio Russo e Giusy Cataldo, che hanno altri due figli, la mamma il 29 luglio era scesa con il bimbo in braccio dall’autobus con il quale era appena tornata da San Martino in Rio, dove la coppia gestisce il bar in cui il piccino martedì ha bevuto per errore del brillantante da un bicchiere.

Le si erano avvicinate, secondo il suo racconto, un uomo e una donna, con un passeggino vuoto e pieno di buste con vestitini. Con un coltello avrebbero intimato alla donna di darle il bimbo, minacciandola di morte. La mamma a quel punto aveva cominciato a urlare, richiamando l’attenzione di un passante, ma la coppia era riuscita ad allontanarsi prima che qualcuno potesse chiamare le forze dell’ordine.

La donna, sotto choc, aveva poi raccontato l’episodio agli agenti di una Volante. La Polfer aveva fermato successivamente due persone, che però non furono riconosciute dalla mamma, ma i genitori avevano chiesto agli investigatori di continuare le indagini per individuare la misteriosa coppia.

La Procura reggiana ha disposto l’autopsia del piccolo Carlo e ha aperto un fascicolo per omicidio colposo verso ignoti, affidando gli accertamenti ai carabinieri. La direzione dell’ospedale ha riferito di “improvvise complicanze cardiache” insorte giovedì e “irreversibilmente peggiorate” la notte successiva, ma i genitori chiedono di capire con esattezza le cause del decesso, perché dopo l’ingestione e le prime cure il piccolo sembrava fuori pericolo.

Intanto la comunità di San Martino in Rio, comune di 8.000 abitanti ad una ventina di km da Reggio, si è stretta attorno al papà e alla mamma di Carlo, con una veglia funebre e una fiaccolata dal loro bar alla chiesa del paese.