Body scanner: coppia calabrese “inaugura” il nuovo apparato al Terminal 5 di Fiumicino

Pubblicato il 5 Marzo 2010 - 12:38 OLTRE 6 MESI FA

Body scanner

Due passeggeri calabresi,  Giuseppe Gullì e la moglie Valentina Cordì, di Reggio Calabria, in partenza dall’aeroporto di Fiumicino per Washington con un volo della United (UA 967), sono stati oggi i primi a sottoporsi  volontariamente, poichè per ora è facoltativo, ai controlli di sicurezza con  l’utilizzo del body scanner. La fase sperimentale del nuovo macchinario, montato in cinque esemplari nell’aeroporto Leonardo da Vinci al Terminal 5 dedicato ai cosiddetti voli sensibili, durerà circa sei settimane e interesserà i passeggeri diretti in Usa con le compagnie aeree americane e in Israele con la El Al.

«Con i tempi che corrono penso- ha detto Giuseppe Gullì – che vada a vantaggio della sicurezza di tutti. Da quello che ho capito leggendo i giornali e vedendo il telegiornale, il body scanner, non emette  onde nocive e quindi non è dannoso per la salute».

Dello stesso parere anche una famiglia di Cassino, in provincia di Frosinone, in partenza per Philadelphia con un volo della US Airways (US719). «E’ la prima volta che vado negli Stati Uniti-  ha detto Antonio Migliaccio – e  mi diverte l’idea che proprio oggi sia partita la fase sperimentale del body scanner. Dopo aver letto i giornali sono curioso di vedere la macchina da vicino e capire meglio come funziona. In tutta onestà – ha aggiunto ancora – mi sento anche più tranquillo, visto che vado a Philadelphia con mia moglie e i miei due figli piccoli».

«It’s a very good idea», ha detto a  commento dell’entrata in funzione del body scanner Edward Steketee, jeans, camicia a quadri, del Colorado diretto con la moglie a Philadelphia. «Negli Stati Uniti, dopo i noti fatti di terrorismo, la gente continua a volare e vede di buon occhio l’utilizzo di macchinari in grado di garantire la sicurezza di chi viaggia in aereo. Mi fa piacere vedere che anche in Europa si stiano adottando misure analoghe».

Tra i primi passeggeri passati  a Fiumicino attraverso il body scanner, anche un deputato. «Penso che sia utile per la tranquillità dei passeggeri e della sicurezza – ha affermato Amato Berardi, eletto nel nord e centro America – viaggio ogni settimana e sono favorevole. Penso inoltre che questo tipo di controlli non vada contro la privacy. Anche per quanto riguarda la salute non ci sono rischi».

Nella prima giornata dell’avvio della sperimentazione del body scanner, che si aggiunge al momento ai doppi controlli (il metal detector al check-in e il body check al gate), già in vigore dallo scorso dicembre, dal Terminal 5 partiranno oggi per gli Usa 5 voli che coinvolgeranno circa mille passeggeri diretti ad Atlanta (DL145); New York (DL149); Newark (CO 041),Washington (UA967) e Philadelphia (US719), e uno della El Al (LY386) per Tel Aviv.