Bologna, anarchici rovesciarono banchetto della Lega: due assolti

Pubblicato il 19 Aprile 2012 - 17:36 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA, 19 APR – Il tribunale di Bologna ha assolto due dei quattro anarchici finiti a giudizio per aver preso a calci nel marzo del 2009 il banchetto dei 'Giovani padani' allestito in via Indipendenza, nel centro di Bologna. Nell'occasione era stato anche aggredito un esponente del Carroccio con una lattina (prognosi tre giorni). A giudizio stamani davanti al giudice Leoni c'erano Roman Nicusor e Pierfelice Pierbellini (assistiti dall'avv. Ettore Grenci); Maria Chiara Pacchioni (avv. Daniela Goldoni); e Luca Gaetano (avv. Simone Trombetti), accusati a vario titolo di violenza privata, lesioni, ingiuria e danneggiamento. Pacchioni e Gaetano hanno chiesto di accedere al rito abbreviato: sono stati assolti.

La Lega Nord (avv. Massimiliano Bacillieri) aveva chiesto di essere parte civile ma il giudice, ha spiegato il legale, ha ritenuto insufficiente la delega, firmata dall'on. Angelo Alessandri per la Nazione Emilia della Lega Nord, a Lucia Bergonzoni per i Giovani Padani, ritenendo necessaria la delega del partito allo stesso Alessandri. Quindi la richiesta di costituzione di parte civile e' stata rigettata. Per gli altri due imputati il processo ora continuera' con rito ordinario, anche se dovra' essere assegnato ad un nuovo giudice. Verso le 15.30 del 7 marzo, aveva ricostruito allora la Digos, 25-30 anarchici avevano organizzato un presidio in piazza VIII Agosto contro il pacchetto sicurezza e la detenzione nei Cie. Due ore piu' tardi una decina si era spostato, raggiungendo il banchetto dei leghisti in via Indipendenza che fu preso di mira. Oltre ai quattro poi finiti a processo, quel giorno erano stati denunciati altri 7 giovani per manifestazione non preannunciata. Lunedi prossimo e' prevista l'udienza preliminare dal Gup Andrea Santucci per le 27 persone che gravitavano attorno al circolo anarco-insurrezionalista 'Fuoriluogo', poi messo sotto sequestro. Tra questi lo stesso Nicusor Roman, considerato elemento di spicco del circolo anarco-insurrezionalista.