Calabria alluvionata, Renzi allo stadio. M5s: “Lo porto io”

Calabria alluvionata, Renzi allo stadio. M5s: "Lo porto io"
Matteo Renzi (Ansa)

REGGIO CALABRIA – A pochi mesi dall’alluvione di agosto, in queste ultime ore il maltempo ha nuovamente  flagellato il territorio e la vita dei cittadini calabresi. Tra sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre infatti , una poggia battente e devastante ha provocato una pesante alluvione che ha colpito maggiormente le province di Reggio Calabria  e Catanzaro ed ha interessato sia il versante tirrenico che quello jonico della regione. “Piogge epocali che non si vedevano dal 1951”,  recita il titolo dell’articolo apparso sul sito meteoweb che riporta tutti i dati pluviometrici ufficiali e definitivi.

L’hanno chiamata “La Tempesta di Halloween”, come si legge sul sito meteoweb che fornisce i dettagli delle precipitazioni di questi ultimi giorni . Perché la  pioggia battente e devastante è caduta proprio nel fine settimana tra sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre, anche se iniziata debolmente il 29 ottobre per poi smettere il 2 novembre.  La Portavoce alla camera del Movimento 5 stelle Federica Dieni è intervenuta il 3 novembre in Parlamento per denunciare la situazione disastrosa della Calabria che in questi giorni è in preda dell’alluvione e e spingere il governo ad intervenire massicciamente per risolvere l’emergenza e per pianificare azioni future.

Sulla sua pagina Facebook Federica Dieni riporta il suo intervento in Parlamento, in cui parla di due giovani vittime che hanno perso la vita, del tratto ferroviario, l’unico, che risale al 1866 ad epoca borbonica, letteralmente spezzato dalla furia delle acque ed ora sospeso nel vuoto nel tratto tra Brancaleone e Brozzano facendo perciò cadere l’ultima possibilità di movimento dato che le strade sono invase da acqua, fango, disseminate di crateri quand’anche non franate. Persone confinate in casa per non essere travolte dall’acqua e senza energia elettrica. Centinaia  gli interventi che hanno impegnato i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. Non sono mancati i sommozzatori che hanno fortunatamente potuto salvare una famiglia che stava per annegare.

Tutto ciò, denuncia Federica Dieni “Mentre il Presidente del Consiglio era allo stadio a vedere la partita della Fiorentina che commentava via Twitter.

“Mi offro di accompagnarlo con la mia macchina e di fargli da guida in un territorio devastato, sfregiato dagli abusi, dalle inefficienze e dalle ruberie ancor prima che dall’alluvione”

Scrive Metoweb che “La tempesta di Halloween”

è stato un evento eccezionale, provocato da un ciclone che ha colpito il Sud Italia che ha fatto registrare picchi di precipitazioni di 750mm sulle Serre e 600mm in Sila. Ci sono stati due morti in provincia di Reggio Calabria, la zona più colpita, dove numerosi corsi d’acqua sono esondati e il territorio ha subito danni gravissimi. Nelle zone che si affacciano sullo Jonio la strada SS106 Jonica e la storica ferrovia Reggio Calabria-Taranto sono rimaste distrutte in più tratti e molti centri abitati hanno patito un isolamento di più giorni.

“Per capire cosa significano i millimetri di pioggia, è bene illustrare a quanto ammonta un “millimetro”: Nella misura della quantità di pioggia caduta si utilizzano i millimetri perché permettono di risalire facilmente al volume di acqua caduto su una certa superficie. La misura in millimetri corrisponde alla così detta altezza pluviometrica. Un millimetro di accumulo è pari come quantità a 1 litro caduto su una superficie di 1 metro quadrato. Dire ad esempio che la quantità di pioggia caduta in una certa località è di 20 mm, equivale a dire che su ogni area di 1 metro quadrato in quella determinata località sono caduti 20 litri di pioggia. Se si posizionasse al suolo un contenitore con una apertura di 1 metro quadro, troverei quindi al suo interno 20 litri. Per questo in alcune nazioni gli uffici preposti alla misura delle precipitazioni usano come unità il l/m2 (litro al metro quadrato). Una pioggia di 50-60mm, se si verifica in poche ore, può essere distruttiva infatti è difficile che i pluviometri manuali superino simili soglie nella loro scala.

Complessivamente, questi sono gli accumuli pluviometrici più rilevanti sul massiccio delle Serre durante l’evento alluvionale dei giorni scorsi:

Chiaravalle Centrale 746,4mm
Mongiana 504,4mm
Santa Caterina dello Ionio 498,2mm
Fabrizia 470,0mm
Serra San Bruno 435,8mm
Stignano 416,6mm
Palermiti 413,8mm
Punta Stilo 206,4mm
Soverato Marina 179,2mm
Ecco, invece, gli accumuli pluviometrici più rilevanti nel massiccio dell’Aspromonte:

Sant’Agata del Bianco 605,4mm
Canolo Nuovo 571,0mm
Platì 566,6mm
Roccaforte del Greco 524,4mm
Santa Cristina d’Aspromonte 520,4mm
Ardore Superiore 510,0mm
Cittanova 480,8mm
Molochio 458,2mm
San Luca 445,4mm
Gambarie d’Aspromonte 414,2mm
Bovalino Marina 383,8mm
Cardeto 340,6mm
Taurianova 309,2mm
Locri 273mm
Capo Spartivento 244mm
Scilla 208,6mm
Reggio Calabria 143,4mm

Come si può osservare dai dati, le piogge sono state straordinarie anche sulle coste anche se ovviamente i picchi più abbondanti sono stati concentrati nelle zone interne. In Aspromonte i fenomeni sono stati molto estesi su tutti i versanti, mentre sulle Serre si sono concentrati nella fascia orientale.

Per quanto riguarda le Serre, Chiaravalle Centrale ha il record di 746,4mm: è un paese di 6.000 abitanti, uno dei principali centri delle Serre che si trova a 545 metri di altitudine,  in provincia di Catanzaro. Il paese non è situato su una dorsale esposta alle correnti orientali che hanno colpito la Calabria durante l’evento, ma si adagia sulle falde della collina Sorbia, in un’ampia vallata. Non sono stati, quindi, fenomeni di “stau” a determinare accumuli così eccezionali, ma piogge concentrate nella zona. Piogge di proporzioni epocali.

“In Aspromonte spicca il dato di Sant’Agata del Bianco, uno dei piccolissimi comuni provincia di Reggio Calabria che ha appena 649 residenti. Sant’Agata del Bianco sorge a 436 metri di altitudine e si affaccia sul mar Jonio da cui dista pochi chilometri in linea d’aria: Qui sono caduti ben 605,4mm  di pioggia complessivi ma soprattutto qui c’è stato il record di pioggia giornaliera di questo ciclone con 370,4mm caduti domenica 1 novembre, quindi più dei  364,4mm di Chiaravalle caduti nel giorno precedente, cioè sabato 31 ottobre”.

“Sono dati eccezionali: piogge così non si verificavano dalla disastrosa alluvione dell’ottobre 1951, il più grande disastro del ‘900 in Italia per entità ed estensione: un evento catastrofico che colpì in modo pesantissimo le zone orientali di Calabria, Sicilia e Sardegna. Allora in Aspromonte, nell’arco di sei giorni, caddero punte di 1.770mm di pioggia, con un record giornaliero di 535mm nell’arco di 24 ore a Santa Cristina d’Aspromonte. Un evento drammatico che provocò 70 vittime, 4.500 senzatetto, 1.700 abitazioni crollate o distrutte e l’abbandono di numerosi paesi dell’ Aspromonte”.

“Neanche la disastrosa alluvione del 21 ottobre 1953, due anni dopo (200 tra morti e dispersi nel territorio della provincia di Reggio Calabria) arriva ai valori pluviometrici di questi ultimi giorni. L’alluvione del 21 ottobre 1953 è stato un evento molto estremo e pesante, ma con piogge concentrate in poche ore. In un giorno caddero 362mm di pioggia a Badolato, 315mm a Stilo, 292mm a Montebello Jonico, 281mm a Motta San Giovanni, 262mm a Punta Stilo. A Reggio Calabria centro restarono distrutte 5.000 case con la conseguenza di 4.000 senzatetto”

“Nella zona collinare della città strariparono alcuni torrenti, numerose abitazioni crollarono e il terreno franò in diversi punti. Nella zona meridionale della città, molti ettari di colture pregiate vennero sommersi dalle acque, la piena dei torrenti provocò l’isolamento di alcune abitazioni e ci furono altri morti”.

“Dopo la drastica riduzione delle piogge nella Regione tra gli anni ’70, ’80, ’90 e nella prima parte del nuovo millennio, è dal 2009 che si ripetono nuovamente eventi eccezionali con un trend di aumento significativo delle piogge. Monito importante per adottare le necessarie misure di prevenzione indispensabili ad evitare conseguenze gravi nei giorni in cui questi fenomeni si ripeteranno ancora”.

 

 

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