Carmelo Cipriano, violenze nella palestra di karate: coinvolti i genitori di altri ragazzi

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Carmelo Cipriano, violenze nella palestra di karate: coinvolti i genitori di altri ragazzi

BRESCIA – Si allarga l’inchiesta per gli abusi del maestro di Karate, Carmelo Cipriano, nei confronti di alcune sue allieve minorenni. Secondo l’accusa, alcuni genitori di ragazzi che frequentavano la palestra condividevano le chat e hanno partecipato ai rapporti di gruppo.

Tra il 2011 e il 2012, racconta la ragazza che ha deciso di denunciare tutto, “mi costringeva a partecipare a video chat su badoo”, nel corso delle quali doveva farsi riprendere in pose hard. Dalle chat, poi, si è passati ai messaggi sul cellulare: scambiati con altri uomini maggiorenni che frequentavano la palestra. Due, in particolare, “erano genitori di altrettanti ragazzi che venivano a fare karate”.

Negli sms “dovevo scrivere di aver fatto un sogno in cui sognavo di aver fatto una cosa a tre con loro” e con l’istruttore. Dopo l’invio del messaggio “si avviava una conversazione che portava a incontrarci sempre in palestra”.

“Ci incontravamo contro la mia volontà”: ogni volta succedeva che con l’istruttore “e a turno uno di loro avevamo rapporti a tre”. Di fronte alla titubanza della ragazzina, la leggerezza di una pressione atroce da sostenere: “Siamo tutti qui dai, ormai, bisogna concludere qualcosa”.

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