Genova: le “bombe” alla caffeina all’uscita dei licei fanno arrabbiare i genitori

di Tommaso Rodano*
Pubblicato il 12 Febbraio 2010 - 18:42 OLTRE 6 MESI FA

I genitori degli studenti di Genova si schierano contro le bevande energizzanti. Per le strade del capoluogo ligure imperversa un automobile con il marchio della Redbull e una vistosa lattina sul tettuccio che si ferma all’uscita dalle scuole medie e superiori. Dove avvenenti ragazze sponsorizzano la bevanda distribuendone assaggi gratuiti, subito presi d’assalto da ondate di studenti rigorosamente minorenni.

L'auto della Red Bull che porta la bibita nelle scuole

Il fenomeno ha provocato la preoccupata reazione dei genitori. La Red Bull è una “bomba” energetica composta da un mix di vitamine, zuccheri e sostanze nervine (caffeina e taurina). Tutti elementi leciti, ma l’effetto eccitante prodotto sui ragazzi non è trascurabile, considerato che vengono assunte da studenti anche molto giovani, al termine delle fatiche di una giornata scolastica e in genere a stomaco vuoto.

Oggetto delle critiche dei più convinti detrattori degli energy drinks, è soprattutto il tipo di “cultura” che questo genere di bevande contribuirebbe a diffondere. Sull’argomento è intervenuto anche il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni: «Sempre più spesso queste bibite rappresentano la porta di ingresso alternativa alle droghe nella cultura dello sballo. Non solo le droghe sono diventate beni di consumo di massa ma, addirittura, la loro popolarità è così alta da poter trainare in maniera esplicita la vendita di sostanze lecite. Le quali a loro volta possono essere la chiave d’accesso a tutte le altre droghe».

L’azienda ha risposto restituendo al mittente l’ardita equazione tra droga ed energy drinks. Dalla Red Bull promettono anzi che continueranno a distribuire il prodotto «in tutte le occasioni in cui si può rivelare un valido alleato, anche prima e dopo stremanti ore di studio».

*Scuola di Giornalismo Luiss