Giuseppe De Vito Piscicelli morto ai Parioli. La fidanzata e il gioco della scritta, ma quel metadone non doveva essere lì

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Maggio 2018 - 08:50 OLTRE 6 MESI FA
Giuseppe De Vito Piscicelli

Giuseppe De Vito Piscicelli morto ai Parioli. La fidanzata e il gioco della scritta, ma quel metadone non doveva essere lì (foto da Google Maps)

ROMA – Il corpo di Giuseppe De Vito Piscicelli, 23 anni, è stato trovato nella sua casa di via di Villa Grazioli, nel quartiere Parioli a Roma, con un scritta sul petto: “Mi hai lasciato sola tutta la notte. Mi vendicherò”. Il giovane, figlio di un’ambasciatrice, è stato stroncato da una dose di metadone fornita, secondo l’accusa, dalla compagna indagata per omicidio colposo.

La giovane indagata, E. G., anche lei 23enne, interrogata dalla Polizia, ha prima negato di averla scritta lei quella frase in arancione sul petto di Giuseppe, il suo fidanzato che le aveva dormito accanto “per tutta la notte” prima della tragedia, poi ammette: “Ma l’ho scritta con il pennarello, mica con il rossetto. Era solo un gioco”.

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La testimonianza della ragazza è confusa e viene presa con molta cautela dai poliziotti. Il metadone a Giuseppe De Vito Piscicelli, glielo avrebbe passato proprio lei secondo quanto ricostruito dagli investigatori.

La prima parte dell’autopsia, in attesa dei risultati degli esami tossicologici, ha confermato, come detto, che Giuseppe è stato ucciso da un’overdose di stupefacenti. Di metadone, che la fidanzata aveva preso nella comunità di recupero dove i due si erano conosciuti e dove sarebbero usciti sabato o domenica scorsi per un permesso.

I titolari della struttura di recupero, scrivono di Rinaldo Frignani e Ilaria Sacchettoni sul Corriere della Sera, non risultano indagati. Tuttavia gli approfondimenti del pm Mario Dovinola riguardano anche questo. Il dubbio sul quale ci si interroga è il seguente: perché il giovane ha potuto consumare il metadone lontano dalla struttura? Normalmente ci sono regole molto rigide che accompagnano la procedura. Il metadone va consumato al Sert (diversamente, uno potrebbe perfino vendere la dose).

Ora si attende l’esame tossicologico che stabilirà se Giuseppe abbia assunto altre droghe.