TORINO – Gloria Rosboch è un’insegnante di sostegno di Castellamonte, provincia di Torino. Timida, molto riservata, ordinata, ha 49 anni e vive con i genitori. O meglio: viveva. Perché dal 13 gennaio ha fatto perdere le sue tracce e ora gli investigatori indagano anche per omicidio. Una prassi dovuta, dicono, per poter estendere e approfondire le ricerche.
Una vita senza ombre né scossoni quella della prof Rosboch, con un’unica pagina nera. Un raggiro da 180mila euro. Ecco cosa spiega Repubblica:
L’ombra dell’omicidio sulla scomparsa di Gloria Rosboch: l’insegnante di sostegno di Castellamonte, sparita il 13 gennaio dopo aver detto agli anziani genitori con cui vive che sarebbe andata a una riunione a scuola, ha il cellulare spento sin da quel momento e di lei non ci sono state tracce, né segnalazioni. Per questo i carabinieri, che non hanno mai smesso di cercarla in queste settimane, e la procura di Ivrea ora indagano anche sull’ìpotesi di omicidio, oggi il procuratore capo Giuseppe Ferrando ha annunciato che è stato aperto un fascicolo contro ignoti proprio per omicidio: “Un atto dovuto” fanno sapere dalla procura, ma che cambia gli scenari che erano stati prospettati finora. La donna era stata vittima l’anno scorso di un raggiro che l’aveva portata a consegnare a un ex allievo, molto più giovane di lei e cui era molto legata, circa 180mila euro per un progetto finanziario che doveva fruttare molto e invece si è rivelato essere un fallimento. Per quel fatto Gloria Rosboch aveva presentato un esposto ai carabinieri che hanno più volte vagliato la posizione del ragazzo per chiarire se possa essere coinvolto nella scomparsa, ma sia i tabulati telefonici che l’alibi che ha fornito fanno escludere che possa avere avuto un ruolo il 13 gennaio.