Green Pass come tatuaggio lager: il post del consigliere regionale siciliano Tancredi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Luglio 2021 - 19:56 OLTRE 6 MESI FA
Green Pass come tatuaggio lager: il post del consigliere regionale siciliano Tancredi

Green Pass come tatuaggio lager: il post del consigliere regionale siciliano Tancredi

E’ polemica sul post del deputato siciliano di Attiva Sicilia, ex M5S, Sergio Tancredi che su Facebook ha pubblicato una foto con un tatuaggio che ricorda quelli fatti agli ebrei nei campi di concentramento associandolo al Green Pass e ha scritto: “A breve … per chi non si allinea….. Magari pratica inserita in un Dpcm !”

Il post del consigliere Tancredi: Green Pass come tatuaggio lager

“A breve per chi non si allinea. Magari pratica inserita in un Dpcm! Sapevatelo. Mala tempora currunt”. Questa la didascalia di un post di Sergio Tancredi, deputato regionale del gruppo parlamentare Attiva Sicilia ed ex 5 Stelle, che ieri sera ha postato l’immagine di un braccio tatuato nei campi di concentramento associandola al Green Pass rilasciato a chi si è sottoposto a vaccinazione anti-Covid. 

Il post del consigliere Tancredi: le polemiche

Il post ha suscitato numerosi commenti. “Pensa davvero che le due cose siano minimamente paragonabili?” domanda un utente. La replica del deputato: “Penso che la deriva sia in questa direzione”.

A chi invita alla rimozione del post e alle scuse, il deputato regionale risponde: “Se non comprende che è un segnale di allarme allora forse è lei che dovrebbe guardarsi intorno. E se non nota nulla di strano penso che dovrebbe preoccuparsi. Ricordare l’olocausto serve per evitare che certe derive si ripresentino”.

Dal Partito Democratico, nel frattempo, è arrivata la richiesta di dimissioni per Sergio Tancredi.

“Per un post come quello fatto stamattina dal deputato regionale Sergio Tancredi ci sono poche cose da fare: vergognarsi e correre a cancellarlo, non prima di avere chiesto umilmente scusa a tutti, nel rispetto della memoria dei morti nei campi di sterminio e per tutelare l’istituzione che rappresenta, in questo caso in maniera non proprio degna, anzi”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Giovanni Di Caro.

“Paragonare il green pass ai tatuaggi dei campi dello sterminio nazista di 6 milioni di ebrei – afferma Di Caro – è qualcosa che fa semplicemente raggelare. Peggio ancora se queste affermazioni vengono fatte da chi ha un ruolo pubblico ed è chiamato a rappresentare il popolo siciliano. Vaccinato e non”.