Investito e ucciso in tangenziale est a Milano, stava facendo le flessioni in mezzo alla strada

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Novembre 2021 - 18:47| Aggiornato il 23 Novembre 2021 OLTRE 6 MESI FA
Investito ucciso tangenziale est Milano

Investito e ucciso in tangenziale est a Milano, Isac Beriani stava facendo le flessioni in mezzo alla strada (foto ANSA)

Stava facendo le flessioni al buio in mezzo a una delle tre corsie della Tangenziale Est di Milano, quando è stato investito e ucciso da un’auto. E’ la prima ricostruzione emersa dalle indagini del pm Francesco De Tommasi che ipotizza che dietro la tragedia in cui ha perso la vita il 20enne italo-algerino ci possa essere un gioco finito male.

Morto investito in tangenziale est a Milano, cosa stava facendo il giovane

Il giovane è stato travolto nella notte tra sabato e domenica, nel tratto della Tagenziale milanese tra le uscite Camm e Forlanini. Secondo i primi accertamenti, Isac stava tornando da una festa ed era in macchina con altri 4 amici quando a un certo punto uno di loro si è sentito male, per via dei troppi drink, al punto da obbligare chi guidava ad accostare. A quel punto il ragazzo è sceso dall’automobile e nella corsia di destra della carreggiata ha cominciato a fare gli esercizi.

Le indagini sulla morte di Isac Beriani

La polizia stradale, che sta conducendo le indagini coordinate dal pm, sta sentendo persone e effettuando la ricostruzione di quanto è accaduto. Dai primi accertamenti emerge che un automobilista di 21 anni, che poi ha dato l’allarme, si è trovato improvvisamente davanti la sagoma del ragazzo, che non è riuscito ad evitare. Il giovane è stato scaraventato a diversi metri di distanza e potrebbe essere stato travolto anche da altri veicoli. Immediatamente sono arrivati i soccorsi. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime: il 20enne è morto poco dopo in ospedale, alla clinica Città Studi.

Per far luce sulla vicenda e per capire cosa avesse spinto il ragazzo ad invadere la corsia della tangenziale a piedi, per di più al buio, mettendo a repentaglio la sua vita e sapere se fosse o meno sotto l’effetto di alcool o droga, il pm De Tommasi ha disposto l’autopsia, oltre che ovviamente il sequestro della macchina di cui si è certi lo abbia investito.