Sparatorie Macerata, amico di Luca Traini: “Era in cura da uno psichiatra”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Febbraio 2018 - 16:01 OLTRE 6 MESI FA
Sparatorie Macerata, amico di Luca Traini: "Era in cura da uno psichiatra"

Sparatorie Macerata, amico di Luca Traini: “Era in cura da uno psichiatra”

MACERATA – Luca Traini, lo sparatore di Macerata, era in cura da uno psichiatra per un disturbo border line. A raccontarlo è Francesco Clerico, amico di Traini e titolare della palestra Robbys di Tolentino in cui si allenava. Clerico ha raccontato l’evoluzione di Luca, che è diventato un estremista e violento, tanto che l’ottobre scorso lo allontanò dalla palestra per i suoi atteggiamenti.

Stando al racconto di Clerico, che lo conosce da oltre 10 anni, Traini era orgoglioso del disturbo che gli era stato diagnosticato:

“Era andato in cura da uno psichiatra, che a quanto diceva lo aveva giudicato ‘border line’. Lui quasi era orgoglioso di questa definizione, a dimostrazione di quanto fosse ignorante e scemo. Aveva una situazione familiare disastrosa: il padre se n’era andato quando era piccolo e la madre, anche lei con grossi problemi, lo aveva cacciato più di recente. Luca viveva con la nonna. Ho provato tante volte ad aiutarlo, a riportarlo sulla retta via. Ha fatto dei lavoretti, ma duravano sempre poco. Di solito come manovale, ma anche come buttafuori. Ultimamente aveva perso un altro lavoro”.

Poi il 3 febbraio Traini ha preso la pistola che possedeva e ha aperto il fuoco per le strade di Macerata contro i migranti e contro una sede del Pd, ferendo almeno 6 persone. Clerico non sa dire se quanto fatto da Traini oggi sia legato alla vicenda di Pamela Mastropietro, la giovane trovata a pezzi nel Maceratese, ma da mesi non lo vedeva:

“Abbiamo cacciato dalla palestra a Luca Traini a ottobre, aveva atteggiamenti sempre più estremisti, faceva il saluto romano e battute razziste. E poi da tempo so che aveva una pistola. Lo hanno rovinato le amicizie sbagliate, questi ambienti estremisti, ha situazione familiare disastrosa, lo conosco da 10 anni almeno”.

Prima di candidarsi con la Lega Nord alle amministrative 2017 di Corridonia, era stato vicino a Forza Nuova e a CasaPound, secondo Francesco Clerico, titolare della palestra frequentata dallo sparatore di Macerata, che lo conosceva da molto tempo:

“Direi che da una decina d’anni era diventato così, prima aiutava il prossimo, era un buono – aggiunge -, gli hanno inculcato idee sbagliate, è cambiato. Non ci aveva mai dato problemi in palestra. Aveva anche amici di colore. Ho provato tante volte a farlo ragionare. Chi si aspettava questo?”.