Milano, le intercettazioni pagate con i beni confiscati ai boss

Pubblicato il 6 Novembre 2011 - 14:01 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Tre milioni e mezzo. Tanto la procura di Milano ha speso per le intercettazioni nell’ambito dell’operazione “Infinito”, quell’indagine che ha portato in carcere 160 persone dando un duro colpo alla ‘ndrangheta a Milano. E tre milioni e mezzo di euro sono anche i beni confiscati a quelle persone. In questo modo i conti tornano, e alle casse dello Stato le intercettazioni non pesano.

Al momento i beni sono sequestrati, ma basterà una sentenza di condanna di primo grado per tramutare il sequestro in confisca. Alla procura di Milano è bastato avvalersi di una recente sentenza della Cassazione in tema di “spese processuali a carico dell´imputato condannato”.