Miracolo di San Gennaro, il sangue non si scioglie nell’ampolla: ultimo tentativo alle 18:30. Rito laico, perché

Si tratta di una istituzione laica nata il 13 gennaio 1527 per un voto della città al patrono di Napoli

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Dicembre 2022 - 11:39 OLTRE 6 MESI FA
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Miracolo di San Gennaro, l’ampolla con il sangue (Ansa)

Miracolo di San Gennaro, il sangue non si scioglie nell’ampolla. Non si è ancora ripetuto, per il momento, il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro a Napoli. Oggi una delle tre date nelle quali viene esposto alla venerazione dei fedeli.

Miracolo di San Gennaro, il sangue non si scioglie nell’ampolla

Da stamattina preghiere e celebrazione eucaristica per impetrare il ‘miracolo laico‘, così detto perché avviene nella Cappella del Tesoro di San Gennaro, gestita dalla omonima Deputazione.

Si tratta di una istituzione laica nata il 13 gennaio 1527 per un voto della città al patrono di Napoli e della Campania. Il sangue viene esposto nel sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre, festa del santo, e il 16 dicembre.

Quest’ultima data ricorda l’intervento miracoloso di San Gennaro. Il sangue si sciolse e il magma dell’eruzione del Vesuvio del 1631 si fermò in maniera inspiegabile. Monsignor Vincenzo De Gregorio, prelato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, ha mostrato ai fedeli l’ampolla con il sangue ancora solido. Le preghiere continueranno nel corso della giornata.

Cosa succede ora? Ultimo tentativo alle 18 e 30

L’ampolla viene riposta nella cassaforte per essere nuovamente esposta oggi pomeriggio alle 16 e 30. Poi di nuovo alle 18 e 30. Ultimo tentativo della giornata. All’ultima messa parteciperà il personale del reparto di Ematologia dell’ospedale Cardarelli.

Durante l’omelia della messa delle 10 (trasmessa su Canale 21), Monsignor De Gregorio ha invitato i fedeli a non indulgere in troppa scaramanzia nell’interpretare la mancata liquefazione e quindi di non vedervi il presagio di chissà quali sventure. Che si conservi lo spirito e la tradizione del rito, che non si ceda alla superstizione.