Modena, ladri in fuga: arrestati dopo inseguimento

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Aprile 2016 - 11:03 OLTRE 6 MESI FA
Modena, ladri in fuga: arrestati dopo inseguimento

Modena, ladri in fuga: arrestati dopo inseguimento

MODENA – Tre ladri di appartamento sono stati arrestati a Modena dopo che un vicino di casa li ha sorpresi a forzare un portone, li ha messi in fuga e poi li ha inseguiti dando l’allarme. L’uomo non ha perso le tracce e ha permesso alla polizia di catturare i tre ladri che erano su un marciapiede della stazione della città.

Saverio Cioce su La Gazzetta di Modena scrive che a dare l’allarme è stato un cittadino che ha visto due persone armeggiare intorno alla porta della casa e gridando ha messo in fuga i ladri:

“In breve: pedinamenti e appostamenti hanno portato alla cattura di due malviventi in stazione, davanti a decine di cittadini che hanno visto ammanettare a terra i due ladri, e poi del terzo complice che guidava la macchina. I due erano entrati la mattina verso le 8.30, approfittando dell’uscita di un residente e poi erano saliti all’ultimo piano prima di ridiscendere con l’orecchio vigile per capire dove c’erano le case vuote.

LA CATTURA IN STAZIONE Una volta scoperti si sono dati alla fuga tra giardini, siepi e reti di recinzione sino alla cattura sui binari. Tutti e tre georgiani e con precedenti specifici, processati ieri per direttissima per tentato furto. Per loro la Questura ha fornito solo le iniziali: B.O. di 32 anni, B.L. di 39, D.L. di 26. Per tutti la stessa provenienza, la Georgia ai piedi del Caucaso, che fornisce manodopera specializzata per questo tipo di reati.

Nella vettura i poliziotti hanno trovato il completo del perfetto scassinatore di case: dalla “chiave bulgara”, un piccolo attrezzo di ferro che usato a dovere permette di aprire ogni serratura blindata di vecchio tipo, sino a guanti di gomma e altri attrezzi per forzare porte e finestre. Ma per una banda scoperta ce ne sono altre decine che come in un formicaio ogni giorno sono sparse ovunque per cercare bersagli sensibili e su questo il dirigente della Squadra Mobile, Enrico Tassi, non si stanca di ripetere il suo appello ai modenesi.

«Il moltiplicarsi di ladri che aggrediscono garage e appartamenti – dice – deve spingerci ad alzare le barriere di protezione, esattamente come facciamo per auto e moto. La tecnologia ci dà una mano, ma le telecamere possono essere d’aiuto per le indagini solo dopo che il danno è stato fatto. Dobbiamo scegliere: vogliamo rendere la vita difficile ai ladri? Fino a che per loro sarà troppo facile colpire noi saremo costretti a rincorrerli. Un esempio? La chiave a doppia nappa per una serratura blindata serve quasi a nulla, nel senso che la violano facilmente come una normale. Per entrare bastano una decina di secondi»”.