CASERTA – Camminare per strada e vedere una scatola avvolta da una coperta sul marciapiede. Aprirlo e trovarci dentro una neonata, con il cordone ombelicale legato con un laccio per scarpe, nata da almeno 48 ore. E’ accaduto a Nicola Ucciero, fruttivendolo di 50 anni che camminava per le strade di Villa Literno vicino Caserta, la mattina del 30 novembre. La piccola è stata portata alla Clinica Pineta Grande di Castel Volturno, dove i medici hanno scelto il nome di Aria Sole per lei, e ora il fruttivendolo ha chiesto di adottarla.
La piccola Aria Sole si trovava dentro una scatola e avvolta in una coperta proprio davanti al negozio di frutta di Ucciero, che l’ha notata alle 7 del mattino e ha dato l’allarme ai carabinieri. I militari hanno raccolto la piccola che però era viola e non si muoveva, così, per paura che potesse morire, l’hanno condotta d’urgenza nella struttura sanitaria senza attendere l’ambulanza del 118.
Al Pineta Grande Hospital l’equipe guidata dal dottor Lucio Giordano, responsabile del dipartimento di Terapia intensiva neonatale, ha subito accolto la piccola, che pesa 3.160 kg e lunga 52 cm; i due militari hanno atteso con ansia che la piccola riprendesse a dare segni di vita, quindi l’hanno affidata alle cure dell’ospedale. Fonti della clinica fanno sapere che la neonata potrebbe avere tra le 48 e le 72 ore di vita, la sua carnagione è chiara ma non è ancora possibile stabilirne la nazionalità. Di certo chi l’ha abbandonata lo ha fatto poco prima che aprisse il negozio di frutta, altrimenti, con il freddo di questa notte, la bimba sarebbe morta.
Non è il primo caso del genere a Villa Literno. Nell’aprile del 2015 un’altra bimba finì al Pineta Grande – fu poi chiamata Emanuela – dopo essere stata abbandonata vicino ad un cassonetto dei rifiuti, trovata da un operatore ecologico e salvata da due agenti della Polizia di Stato in servizio al Posto Fisso di Casapesenna. In quella circostanza una telecamera riprese una donna con il volto parzialmente coperto mentre deponeva la neonata per poi fuggire e i sospetti si indirizzarono su una rumena che viveva nelle vicinanze ma gli accertamenti non hanno dato esito.