Perse il bimbo al nono mese di gravidanza. Asl di Massa risarcirà 250 mila euro

CARRARA (MASSA CARRARA)- Il Tribunale di Carrara ha condannato l'Asl 1 di Massa Carrara al pagamento di 250 mila euro di risarcimento a favore di una donna che, 13 anni fa, perse il proprio bambino al nono mese di gravidanza. La donna, secondo quanto ricostruito sulle pagine locali del quotidiano Il Tirreno, accuso' un malore e chiamo' i soccorsi. All'ospedale di Massa fu stabilizzata, ma i sanitari decisero per il suo trasferimento a Pisa: un percorso che sarebbe stato coperto con difficilta', secondo quanto ricostruito in aula, anche per trovare la sede della clinica universitaria pisana dove, all'arrivo della donna, allora ventottenne, fu verificato che il bambino che portava in grembo era morto.

Secondo quanto stabilito del tribunale, che ha accolto la richiesta della donna, l'ambulanza arrivo' con un'ora e mezzo di ritardo e senza il medico a bordo. ''Con un'assistenza tempestiva, tutto sarebbe andato a buon fine – ha sostenuto il legale della donna Gianluigi Fondi, che e' anche presidente tribunale dei diritti del malato – e' stato perso tempo prezioso nel trasferimento alla clinica Universitaria di Pisa''.

Gestione cookie