Pozzuoli, morti alla solfatara: famiglia inghiottita da voragine con fango bollente

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Settembre 2017 - 16:56 OLTRE 6 MESI FA
Pozzuoli, morti alla solfatara: famiglia inghiottita da voragine con fango bollente

Pozzuoli, morti alla solfatara: famiglia inghiottita da voragine con fango bollente

NAPOLI – Una voragine profonda tre metri si è aperta all’improvviso alla solfatara di Pozzuoli, vicino Napoli, e ha inghiottito padre, madre e figlio di 11 anni. Massimiliano Carrer, 45 anni, il figlio Lorenzo e la moglie Tiziana Zaramella, 42 anni, sono le vittime di questa tragedia che ha distrutto la famiglia che viveva a Meolo, in provincia di Venezia. Unico sopravvissuto il figlio di 7 anni della coppia, che ora è assistito da uno psicologo e dagli assistenti sociali in attesa dell’arrivo dei nonni da Torino.

La notizia delle tre vittime è stata data al sindaco di Meolo, Loretta Aliprandi, dal comandante della locale stazione carabinieri, che ha commentato:

“Conosco la madre di Tiziana, è una famiglia normalissima, delle brave persone. Purtroppo questa disgrazia si aggiunge ad una situazione già sfortunata vissuta dalla mamma di Tiziana”.  Il sindaco conferma che l’amministrazione municipale “si sta attivando per supportare la famiglia”, anche in considerazione della presenza del figlio superstite.

L’area vulcanica della Solfatara è proprietà di privati, ed è gestita dalla “Vulcano Solfatara srl”. L’ area, che ha una forma ellittica, ha un perimetro di 2 chilometri e 300 metri. Il punto più alto, Monte Olibano è situato a 199 metri di altezza, il fondo del cratere è a 92 metri sopra il livello del mare. Nell’ area sorge anche un Camping. Aperta tutto l’ anno, l’area vulcanica ospita anche visite serali.

Cartelli, indicazioni di pericolo e steccati in legno per delimitare le zone ‘turistiche’ da quelle a rischio. Sono strutturati così i percorsi all’interno della Solfatara di Pozzuoli, probabilmente l’unico caso al mondo di area vulcanica attiva di proprietà di un privato.

Era recintata e segnalata la buca dove si è verificata la tragedia della Solfatara, apertasi recentemente nelle immediate vicinanze di una vasta area definita fangaia perché colma di melma bollente. Il figlio di 11 anni è scivolato nell’apertura: il padre ha tentato di soccorrere il figlio, la moglie a sua volta, ha cercato di aiutare entrambi ma tutti e tre sono morti, verosimilmente per le esalazioni venefiche. Questa la ricostruzione degli inquirenti.

La famiglia di turisti stava visitando il vulcano senza una guida. Qualcuno avrebbe visto la scena: gli investigatori stanno ascoltando i testimoni per delineare ogni aspetto della vicenda. Non si esclude che la buca possa essersi allargata e abbia ceduto per il peso a causa dalle intense precipitazioni che lunedì 11 settembre hanno interessato la zona flegrea.

Nella Solfatara infatti si accede, dopo aver pagato il biglietto di ingresso, ad un tracciato che è possibile percorrere con l’ausilio di guide, a pagamento, oppure da soli, seguendo le indicazioni e i cartelli. La zona è aperta abitualmente anche a visite scolastiche, oltre che serali grazie a un suggestivo impianto di illuminazione notturna. All’interno dell’area c’è anche un camping.

Secondo una prima ricostruzione, la famiglia era arrivata a Pozzuoli e stava visitando la Solfatara, che si trova nel distretto vulcanico dei Campi Flegrei, quando il figlio di 11 anni, Lorenzo, si è sporto oltre la zona di sicurezza precipitando nella voragine. I genitori hanno cercato di salvarlo e sono morti a loro volta.

Subito è scattato l’allarme alle 12.07 di martedì, ma i sanitari del 118 arrivati sul posto non sono riusciti nemmeno a raggiungere il luogo dell’incidente, spiega l’Azienda sanitaria Napoli 2 Nord:

“Non avendo dettagli circa la gravità del caso, la centrale operativa dell’Asl Napoli 2 Nord ha inviato un’ambulanza avanzata di tipo A con medico a bordo, ma predisponendosi ad inviare ulteriori soccorsi in caso di necessità – si sottolinea – I sanitari del mezzo, partiti dall’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, giunti immediatamente sul posto hanno verificato l’impossibilità di mettere in atto alcun intervento di soccorso”.

Sul luogo della tragedia nella Solfatara di Pozzuoli sono giunti alcuni esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – sezione Osservatorio vesuviano. Anche il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia è arrivato sul posto. L’area dove è avvenuto l’incidente è distante dai costoni che sono stati interessati dagli incendi nelle scorse settimane. Figliolia ha commentato:

“Sono sconvolto per quanto accaduto all’interno del vulcano Solfatara. Dolore profondo per l’immane tragedia che vede coinvolti tre turisti. Esprimo la piena vicinanza dalla comunità di Pozzuoli alla famiglia delle vittime”.

In seguito all’incidente le persone che si trovavano all’interno della Solfatara di Pozzuoli (Napoli) sono state fatte uscire. La zona è isolata mentre sono in corso le ricognizioni sull’incidente. Chiusi gli accessi all’area.