Roma, bambino rom massacrato di botte dalla madre: si presenta in caserma e la fa arrestare

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 1 Settembre 2021 - 14:34 OLTRE 6 MESI FA
Roma bambino rom

Roma, bambino rom massacrato di botte dalla madre: si presenta in caserma e la fa arrestare (foto ANSA)

Un bambino rom di 11 anni ha denunciato e fatto arrestare sua madre per le violenze subite. Maltrattamenti che sarebbero avvenuti all’interno del campo rom di Tor Sapienza, nella periferia Est di Roma.

Bambino rom picchiato dalla madre nel campo nomadi di Tor Sapienza

Il piccolo, secondo quanto riporta Leggo.it, si è rivolto alla caserma dei carabinieri di San Basilio, raccontando quanto subito non solo da sua madre, ma anche dai suoi famigliari, che lo massacravano di botte. I carabinieri hanno così raccolto tutti i dettagli necessari al caso e arrestato la donna che è finita in carcere di Rebibbia con l’accusa di maltrattamenti. I maltrattamenti andavano avanti, secondo quanto raccontato dal bambino, da almeno quattro anni. Veniva trattato come uno schiavo: obbligato a rubare ferro e rame e a fare l’elemosina. E se si addormentava, erano botte. Una storia atroce.

Le parole di Licia Ronzulli sul caso del bambino rom

Licia Ronzulli, la presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, ha commentato così la storia: “E’ raccapricciante che un bambino rom di soli 11 anni si sia presentato pieno di lividi e ferite a una stazione dei Carabinieri per chiedere di essere salvato dalla madre violenta che a suon di botte lo costringeva a rovistare nei cassonetti dell’immondizia. Non è concepibile negare in questo modo l’infanzia, la scuola, la spensieratezza e lo svago a un bambino. Mi auguro che a seguito dell’arresto della donna disposto dal gip la magistratura indaghi velocemente su quanto accade al campo rom abusivo di Tor Sapienza, dove il piccolo vive con la famiglia, per accertare l’eventuale presenza di altre situazioni simili. Non c’è scusa che tenga, tutti i minori devono vedere garantiti i propri diritti, al di là dell’etnia, di tradizioni specifiche e dei retaggi culturali di ciascuno”.