Indignati a Roma: guerriglia, feriti, assalto a ministeri. Il racconto

Indignati (LaPresse)

ROMA, 15 OTT – Sei ore ininterrotte di scontri, Roma saccheggiata, devastata e incendiata. Un numero di feriti che varia tra i 20 e i 30 a seconda delle fonti e che è ancora impossibile stabilire con precisione. Quello della marcia degli indignati  nella capitale è un bilancio da incubo.

Poco prima delle 21 la situazione fatica a tornare alla normalità: il buio non aiuta anche se, dopo ore di guerriglia, gran parte dei black bloc sembrano essere fuggiti dal campo di battaglia.

Via Cavour, Piazza San Giovanni, via Labicana e via Merulana i teatri degli scontri più violenti. Ha fatto tutto un gruppo di black bloc, il sindaco di Roma Gianni Alemanno parla di circa 2500 persone venute quasi tutte da fuori. E ha fatto tutto seminando distruzione e guastando il corteo di chi voleva manifestare in pace.

Non sono mancate le scene inusuali: a San Giovanni la folla applaude la polizia che carica, in qualche momento prova persino ad aiutare. Indignati, insomma, in larga parte schierati contro i violenti. Non è bastato. L’unica buona notizia di questa giornata di guerriglia folle è che non c’è scappato il morto.

 

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