Roma, le ossa trovate nella Nunziatura sono di un uomo: non è Emanuela Orlandi

Roma, le ossa trovate nella Nunziatura non sono di Emanuela Orlandi (foto Ansa)
Roma, le ossa trovate nella Nunziatura non sono di Emanuela Orlandi (foto Ansa)

ROMA – Le ossa trovate in una dependance della Nunziatura Apostolica a Roma hanno una datazione antecedente al 1964 e sono di un uomo. E’ quanto hanno rivelato le prime analisi fatte sui resti nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Roma.

Le ossa, quindi, non sono di Emanuela Orlandi (nata nel ’68). E, naturalmente, neanche di Mirella Gregori (nata nel ’67). 

Le prime risultanze sulla datazione delle ossa sono state date dagli esami sui resti della calotta cranica e del radio, un osso dell’avambraccio. Gli esami col metodo del carbonio 14 sono stati eseguiti in laboratori specializzati a Caserta.

Non si arrende però il fratello di Emanuela Orlandi: “Da quanto mi risulta questi sono i primi esiti degli esami col metodo del carbonio 14: io vorrei aspettare la fine e poi vorrei avere il risultato dell’esame genetico con il Dna, che può dare la certezza sulla datazione”. “Vorrei anche capire – dice Pietro Orlandi – da cosa dipende questo spartiacque così netto del 1964. In ogni caso andrà chiarito perché c’erano quelle ossa pochi centimetri sotto il pavimento”.

La scoperta delle ossa nelle sede della nunziatura del Vaticano di via Po a Roma risale alla fine di ottobre. La conferma del ritrovamento fu data la sera del 30 ottobre da una nota della sala stampa della Santa Sede. Le indagini, affidate dal Vaticano all’Italia, e in particolare alla procura di Roma e alla Polizia scientifica, sono state finalizzate fin dall’inizio a comparare le ossa con il dna di Emanuela Orlandi, la figlia quindicenne di un dipendente vaticano scomparsa il 22 giugno 1983 e di Mirella Gregori, ragazzina scomparsa nello stesso anno. 

IN AGGIORNAMENTO

Gestione cookie