Il 3% di pizzo sui cantieri: le mani delle cosche sulla Salerno-Reggio Calabria

(Lapresse)

REGGIO CALABRIA – Un piccolo sabotaggio, un danno a una scavatrice, un segnale: così la ‘ndragheta si fa sentire sulla Salerno-Reggio Calabria. I “picciotti” delle cosche passano a riscuotere la “tassa” sull’autostrada infinita, ovvero il pizzo del 3%, regola d’oro della A3, secondo i carabinieri che hanno fermato 12 persone considerate vicine alla cosca di Scilla.

Così la malavita mette le mani tutti i giorni sulla A3. E chi non paga, paga lo stesso: autogru distrutte, macchine date alle fiamme, molotov rudimentali piazzate ad hoc che magari non scoppiano, ma vengono lasciate “a vista”.

Sui lavori del serpentone che dovrebbe congiungere la Campania e la Calabria, la ‘ndrangheta n0n toglie le mani, anzi: ogni cosca ha il suo lembo di strada “da controllare”, un pezzetto di terra su cui chiede soldi e interessi e per cui estorce denaro agli imprenditori.

Ogni cosca spesso ha i propri uomini “infiltrati” tra il personale delle imprese, così conosce i cantieri e le persone. Questi dipendenti fanno così da tramite tra gli imprenditori e gli emissari della cosca.

Una vera e propria strategia della tensione secondo i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria che sarebbe stata messa in atto dalla cosca Nasone – Gaietti di Scilla. Sono stati così disposti 12 fermi disposti dalla Dda. Gli investigatori hanno anche sequestrato beni per svariati milioni di euro, tra cui 32 tra appartamenti, fabbricati e terreni, un bar-pasticceria e conti correnti bancari, polizze assicurative ed altri prodotti finanziari.

Le indagini, avviate nell’estate del 2011 dopo un arresto per estorsione ai danni di un’impresa impegnata, in quella occasione, in alcuni lavori sulla statale 106, secondo i carabinieri, hanno permesso di delinearne l’organizzazione, la composizione e le gerarchie interne e individuarne gli obiettivi economici illeciti perseguiti dalla cosca ed in particolare la sistematica richiesta e riscossione del ”pizzo” dalle imprese impegnate nei lavori di ammodernamento della A3 nella propria zona di influenza.

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