San Zenone degli Ezzelini, prete celebra messa per festeggiare caduta Ddl Zan: “Era legge pericolosa”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Novembre 2021 - 14:28 OLTRE 6 MESI FA
San Zenone degli Ezzelini ddl zan

San Zenone degli Ezzelini, prete celebra messa per festeggiare caduta Ddl Zan: “Era legge pericolosa” (foto ANSA)

A San Zenone degli Ezzelini, comune in provincia di Treviso, il prete celebrerà oggi una messa per ringraziare il Signore per festeggiare la bocciatura del Ddl Zan. Una scelta che per molti è sembrata una sfida al sindaco Fabio Marin, che non ha mai fatto mistero della sua omosessualità e di una felice relazione con il compagno.

San Zenone degli Ezzelini, la lettera del prete ai cittadini

Il prete ha chiarito la sua posizione scrivendo un messaggio a tutti i fedeli che frequentano la sua parrocchia. “Il disegno di legge promosso dall’onorevole Zan (famoso DDL Zan) è un testo che sarebbe dovuto essere stato approvato al Senato, dopo il primo passaggio in parlamento, già nel Marzo 2020, mese in cui è partita la pandemia del Coronavirus. I vescovi italiani ne avevano denunciato la pericolosità nel giugno 2020 e nel foglietto del 19 luglio 2020 avevamo riportato il testo della CEI impegnandoci a pregare nel nostro Rosario quotidiano “per i nostri governanti perché facciamo leggi giuste secondo la volontà di Dio”.

Per prete San Zenone degli Ezzelini, Ddl Zan era legge pericolosa

Ma non è finita. “La pericolosità e l’ambiguità della legge stava soprattutto nell’introdurre nella legislazione italiana e nell’insegnamento scolastico, mascherata come lotta all’omo-transfobia, l’ideologia del Gender per la quale ogni persona ha diritto di scegliere a proprio piacimento di essere maschio o femmina. Lo scorso 27 ottobre la legge è stata bloccata con voto segreto al Senato. Volevo proporre una S. Messa di Ringraziamento mercoledì 10 novembre alle ore 18.30 in Santuario per questo difficile e laborioso approdo in cui il Signore ha agito e ha sostenuto tutte le persone di buona volontà. Continuiamo a pregare per i nostri governati perché questa ideologia, anche se in una modalità meno invasiva, è stata votata con la fiducia in un emendamento del DL Trasporti il 4 novembre”.