Sanitopoli Abruzzo: chiesto sequestro dei beni, nel mirino anche Aracu del Pdl

Pubblicato il 28 Giugno 2010 - 17:35 OLTRE 6 MESI FA

Ottaviano Del Turco

Sequestri conservativi di beni mobili e immobili per svariati milioni di euro sono stati chiesti da molti degli avvocati delle parti civili nel corso dell’udienza odierna sulla Sanitopoli abruzzese, costata l’arresto, nel luglio 2008, all’allora governatore Ottaviano Del Turco.

Il legale che rappresenta la Regione Abruzzo, dopo aver sostenuto ”la fondatezza dell’accusa”, ha avanzato richiesta di sequestro per 13 dei 32 imputati. Tra i 13 figurano Del Turco, l’ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, l’ex patron di Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, l’ex presidente della Regione, Giovanni Pace e l’attuale deputato del Pdl, Sabatino Aracu. Nei confronti di quest’ultimo è stato chiesto in particolare il sequestro di un centinaio di unità immobiliari situate ad Olbia, in Sardegna, due a Roma, sei a Pescara, una a Capestrano (L’Aquila), oltre ai beni già sottoposti a sequestro preventivo, nel novembre 2009, che comprendono un attico in via Nicola Fabrizi a Pescara e quattro dipinti d’autore.

Per quanto riguarda l’ex governatore Del Turco, i sequestri riguardano una casa a Roma, in via Crescenzio, ed una in Sardegna, nei pressi di Oristano. Entrambe risultano ”formalmente” intestate alla compagna. Ingenti sequestri di beni sono stati chiesti anche dai legali dell’Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata), dalle case di cura ad essa associate e dal legale del ”grande accusatore” Angelini, nella duplice veste di imputato e parte lesa.

I legali dell’Aiop e delle cliniche, che hanno avanzato anche richiesta di rinvio a giudizio per molti imputati, hanno quantificato il danno subito in oltre 10 milioni di euro. Sulle varie richieste la decisione del gup del Tribunale di Pescara, Angelo Zaccagnini è attesa per la prossima udienza, in programma il 5 luglio. Intanto la procura, nel suo intervento conclusivo, ha chiesto la trascrizione di circa 400 intercettazioni. In totale le indagini ne contano 300 mila.