Padre e figlia morirono per un incendio in una palazzina nel tarantino: indagato un ragazzo di 15 anni

Pubblicato il 19 Settembre 2010 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA

Sarebbe stato un quindicenne ad appiccare il fuoco nell’appartamento di Castellaneta, nel tarantino, in cui morirono Giuseppe Di Turo, di 71 anni, e sua figlia Francesca, di 5. L’incendio divampò nella notte tra il 27 e il 28 agosto scorsi. Il minorenne sarebbe indagato per incendio doloso, omicidio colposo e danneggiamenti: avrebbe appiccato le fiamme per contrasti avuti con la famiglia della vittima. La notizia è riportata domenica dalla Gazzetta del Mezzogiorno.

La madre della piccola Francesca, Lucia Di Napoli, di 37 anni, e un altro figlio della coppia, Daniele, di 10, riuscirono a fuggire dall’appartamento in fiamme e si misero in salvo: la donna saltò dal bancone di casa, al primo piano di via Aldo Moro, e riportò una frattura ad una gamba e ustioni sul 40 per cento del corpo; il bimbo, invece, rimase sostanzialmente incolume. Un’altra figlia della coppia, Raffaella, di 7 anni, si salvò perchè era a casa di parenti, a Ginosa Marina.

Sono stati i vigili del fuoco del Nia di Roma (Nucleo investigativo antincendio) a imprimere la svolta alle indagini dopo aver rilevato sugli infissi dell’abitazione della famiglia di Di Turo tracce di liquido infiammabile. Non si sa al momento come gli investigatori siano arrivati al quindicenne: si apprende soltanto che il minorenne è stato ascoltato dai carabinieri e ha negato ogni addebito. Stessa cosa fatta da un 26/enne, interrogato alla presenza del suo legale. Una decina di giorni prima del rogo – hanno accertato i militari dell’Arma – fu incendiato lo scooter di Di Turo.