Terrorismo, blitz a Ventimiglia: indagato operaio marocchino

Terrorismo, blitz a Ventimiglia: indagato operaio marocchino
(Foto d’archivio)

VENTIMIGLIA (IMPERIA)  –  Terrorismo, blitz dei Ros a Ventimiglia nella casa di un muratore marocchino di 47 anni. Il pool antiterrorismo della Procura di Genova sospetta che l’uomo abbia legami con l’islam radicale. 

Il nordafricano è indagato a piede libero per il reato di associazione con finalità terroristiche, ma, come riporta il quotidiano ligure Il Secolo XIX, nel corso della perquisizione non sono state trovate prove compromettenti.  L’uomo, che si trova in Italia da tempo e ha un regolare permesso di soggiorno, ora rischia l’espulsione.

L’inchiesta che ha portato al blitz, coordinata dalla procura distrettuale di Genova, ha preso il via dopo il massacro di Parigi del 13 novembre e da approfondimenti su alcune persone con intercettazioni telefoniche e monitoraggio dei social network.

Nei giorni scorsi presso il comando regionale dei carabinieri si è tenuto un vertice che ha permesso di schedare almeno una decina di soggetti in tutta la regione vicini all’islamismo radicale e perciò tenuti sotto controllo.

Spiegano Tommaso Fregatti e Matteo Indice sul Secolo XIX:

“Gli uomini del Raggruppamento operativo speciale erano risaliti al nordafricano attraverso una serie di approfondimenti su varie figure “schedate” in Liguria dopo il massacro di Parigi, avvenuto alla metà di novembre: sia grazie ad alcune intercettazioni telefoniche, sia partendo dagli accertamenti telematici sul proselitismo svolto attraverso Facebook o altri social network, talvolta con la copertura d’uno pseudonimo.

(…) Gli aggiornamenti sul blitz di Ventimiglia hanno rappresentato uno dei temi del vertice riservato che nei giorni scorsi si è tenuto al comando regionale dell’Arma a Genova. I carabinieri, va ricordato, hanno in piedi una serie di accertamenti su sospetti fondamentalisti che vivono nel ponente della regione, con la schedatura d’una decina di personaggi da tenere sotto stretto controllo. Al Ros sono affidate tutte le indagini anti-jihadisti avviate negli ultimi diciotto mesi tra le province di Savona e Imperia; dossier che certificano come quella zona, insieme al centro storico di Genova e inevitabilmente a porto e aeroporto del capoluogo, sia da tenere sott’occhio, come confermano fonti della nostra intelligence: «In quella parte di Liguria esistono obiettivamente gruppi di fondamentalisti, ancorché allo stato non si registrino avvisaglie di azioni concrete».

 

Gestione cookie