Vicenza, 7mila euro di debiti: si impicca agente immobiliare

Pubblicato il 7 Maggio 2012 - 19:45 OLTRE 6 MESI FA

VICENZA – Il proprietario di una agenzia immobiliare si è ucciso impiccandosi in un parco del centro di Vicenza. Titolare dell’agenzia immobiliare, 52 anni, si sarebbe suicidato pare per problemi anche economici. E’ stato trovato impiccato a una giostra per bimbi nel parco, di via Adenauer, a Vicenza. A segnalare la presenza del cadavere al 113 alcuni genitori che stavano accompagnando alla scuola materna i figli. Sul posto sono intervenute alcune volanti e la polizia locale che hanno bloccato gli accessi all’area verde in attesa del nullaosta per la rimozione del corpo. Il questore Angelo Sanna ha mandato nella scuola materna personale della sezione minori al fine di coadiuvare l’intervento del personale scolastico a sostegno dei bimbi che potrebbero aver visto la tragica scena.

L’uomo aveva un debito di circa 7-8 mila euro con una banca. Nella casa tutto era in ordine e non è stato trovato alcunché che possa aiutare a capire le possibili ragioni del suicidio. Non viene esclusa però la possibilità che possa essere stata mandata un messaggio ai familiari in modo diverso. L’uomo ha lanciato una corda da traino sulla struttura in ferro di una giostra per bambini e poi si è lasciato andare impiccandosi. Il corpo è stato scoperto da una mamma che, poco prima delle 8, stava accompagnando a scuola il figlio. Ha chiamato soccorso e sul posto sono arrivate le volanti e poi la polizia locale. È stato fatto tutto il possibile per non esporre la vista del corpo ai ragazzi della elementare e della materna che sono vicine al parco. Un esperto della polizia è stato mandato a scuola per tranquillizzare i ragazzi. L’uomo, residente in città, padre di due figli di 21 e 24 anni, nel 2005 aveva lasciato la gestione di un negozio di liquori e si era messo a lavorare come agente immobiliare con alterne fortune.

Nel frattempo si è separato dalla moglie, la quale, assieme ai figli ha aperto un locale sulla statale 11 che in questi ultimi tempi va per la maggiore fra i giovani. Lui invece ha trovato forti difficoltà col suo nuovo lavoro, dovuto anche al crollo del mercato immobiliare per via della crisi. Oltre al debito con una banca, gli investigatori non hanno finora accertato se ne avesse altri. L’uomo aveva salutato il figlio prima che partisse con la madre e il fratello per Sharm El Sheik per un periodo di vacanza. Il giovane ha riferito che il padre non gli aveva dato assolutamente l’impressione che fosse abbattuto e che lo aveva abbracciato con affetto.

«Ci sono eventi che impongono di fermarsi e riflettere. Quanto è accaduto questa mattina è un dramma che lascia senza parole, ci fa sentire impotenti, ci annienta»: lo ha detto il sindaco di Vicenza Achille Variati. «Uscire di casa come ogni giorno e incontrare la morte nel parco del proprio quartiere- ha aggiunto -, dove un luogo di gioco e serenità viene squarciato dalla scelta più estrema dettata dalla disperazione, è un’esperienza terribile. Si parla di possibili problemi economici all’origine del gesto. Come in altri casi accaduti di recente. Non so se sia vero, non so nemmeno se in questi casi sia giusto individuare una causa precisa, un motivo scatenante per un gesto che non ammette ripensamenti. So solo che questa mattina tutti noi abbiamo perso qualcosa. Perchè se nella nostra comunità una persona sceglie di togliersi la vita in un parco giochi, a pochi metri da una scuola, luogo di crescita per le nuove generazioni che sono simbolo di speranza, significa che non c’è più spazio per le parole. Il dramma di una persona diventa il dramma di un’intera comunità con una violenza orribile e sconvolgente. Ed in casi come questi ci si può solo fermare e riflettere».