Afghanistan, guerra finita: truppe americane via dopo 20 anni, i talebani festeggiano sparando

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 31 Agosto 2021 - 08:00 OLTRE 6 MESI FA
Afghanistan, guerra finita: truppe americane via dopo 20 anni, i talebani festeggiano sparando

Afghanistan, guerra finita: truppe americane via dopo 20 anni, i talebani festeggiano sparando (Foto Ansa)

Dopo 20 anni le truppe americane lasciano l’Afghanistan. La guerra (poi diventata missione di pace) era cominciata dopo l’11 settembre 2001. Dopo la strage delle Torri Gemelle, che Al Qaeda aveva rivendicato.

E’ finita con gli americani che lasciano Kabul e i talebani che festeggiano sparando per aria. Loro, che si sono ripresi l’Afghanistan, non vedevano l’ora che il “nemico straniero” lasciasse il Paese.

Afghanistan: truppe americane via il 30 agosto, un giorno prima

Lunedì 30 agosto le ultime truppe Usa hanno lasciato a sorpresa Kabul, con un giorno d’anticipo rispetto alla scadenza fissata per il 31 agosto. Troppo grande la paura di nuovi attentati da parte dei jihadisti dell’Isis-K. Allarmi lanciati fino all’ultimo dal Pentagono, che ancora in giornata aveva parlato di minacce “reali” e “specifiche” di altri attacchi terroristici.

“In Afghanistan non è rimasto un solo soldato americano. Il ritiro di stasera significa sia la fine dell’evacuazione del materiale militare che la fine di quasi 20 anni di missione iniziata poco dopo l’11 settembre”. Lo ha annunciato in serata il generale Kenneth McKenzie, capo del comando centrale Usa.

“E’ una missione che ha assicurato alla giustizia Osama Bin Laden insieme a molti cospiratori di Al-Qaida”, ha proseguito. “Il costo è stato di 2.461 militari e civili americani uccisi ed oltre 20 mila feriti, inclusi sfortunatamente i 13 marines morti la scorsa settimana”, ha aggiunto McKenzie. Specificando che gli ultimi a lasciare il suolo afghano sono stati l’ambasciatore e un generale.

I talebani festeggiano il ritiro Usa sparando

Subito dopo l’annuncio del Pentagono, spari sono stati uditi a Kabul per festeggiare la partenza dell’ultimo volo Usa. I colpi venivano in particolare dai principali check point dei talebani, mentre urla di giubilo si sono innalzate da postazioni nella ex green zone.

“Abbiamo nuovamente fatto la storia”, ha esultato su Twitter Anas Haqqani, un alto dirigente delle milizie talebane. “Stasera alla mezzanotte in punto gli ultimi soldati americani hanno lasciato l’aeroporto di Kabul e il nostro Paese ha conquistato la completa indipendenza. Sia lode a Dio”. Così ha invece dichiarato il portavoce Zabihullah Mujahid.

Altri razzi dell’Isis sull’aeroporto di Kabul

Nelle caotiche ultime ore del ritiro, razzi dell’Isis erano piovuti sull’aeroporto Karzai della capitale. I jihadisti dello Stato Islamico avevano rivendicato il lancio di “sei razzi Katyusha” che volevano fare un’altra strage. Dopo l’attentato kamikaze che il 26 agosto ha ucciso oltre 170 persone di fronte ai cancelli dello scalo.

Il Pentagono, nel confermare l’attacco, ha parlato di cinque razzi, di cui tre caduti fuori dall’aeroporto, uno neutralizzato dal sistema antimissili americano e un altro precipitato dentro il perimetro dello scalo, ma senza causare danni.

Un drone americano uccide 10 civili

Intanto le testimonianze di vicini e parenti hanno svelato che il raid americano che domenica ha colpito un’auto di kamikaze pronti ad attaccare l’aeroporto ha lasciato dietro di sé una scia di sangue di 10 civili uccisi, tra cui sette bambini. Erano tutti membri della stessa famiglia, stavano uscendo da una vettura nel vialetto della loro casa quando il drone ha colpito il bersaglio, ha raccontato al Washington Post Abdul Matin Azizi, un vicino che ha assistito al raid.

La Cnn ha riportato la testimonianza del fratello di una delle vittime, che ieri aveva riferito di nove morti, di cui sei bambini. Zamaray (40 anni) Naseer (30), Zameer (20), Faisal (10), Farzad (9), Armin (4), Benyamin (3), Ayat e Sumaya (2 anni). Oggi, i resti di Malika, un’altra bambina di due anni, sono stati identificati dai membri della famiglia come la decima vittima nell’attacco.

Secondo quanto riferito su Twitter da Muslim Shirzad, giornalista ex presentatore di Tolo News, Naseer era un ufficiale dell’esercito afghano e per sei anni è stato interprete per le forze straniere. Doveva sposarsi il 30 agosto, e tutti i membri della sua famiglia stavano aspettando di partire per gli Stati Uniti. 

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev