Arabia Saudita, arresti e torture tra i manifestanti sciiti pro-Bahrein

Pubblicato il 23 Marzo 2011 - 16:40 OLTRE 6 MESI FA

DUBAI – La dimostrazione pacifica di sciiti in Arabia Saudita per il rilascio di prigionieri politici ”spariti” dagli anni ’90 e per il ritiro delle forze armate del Golfo dal vicino Bahrein è finita con l’arresto di un centinaio di manifestanti, alcuni dei quali torturati. Lo denuncia oggi l’associazione per i diritti umani First Society che ne chiede ”l’immediata scarcerazione”.

”Un centinaio di dimostranti sono stati arrestati mentre protestavano pacificamente nella provincia orientale del Paese, nelle aree sciite di Safwa, Qatif e Alhassa”, scrive l’associazione in un comunicato pubblicato sul suo sito on-line, aggiungendo di essere ”scioccata dalla notizia che alcuni dei dimostranti arrestati abbiano subito torture fisiche e psicologiche”.

Nella regione orientale del regno petrolifero è concentrata la maggioranza della popolazione di religione sciita, circa il 15%, che come gli sciiti in Bahrein denunciano discriminazioni nei loro confronti soprattutto nella distribuzione dei sussidi e degli impieghi pubblici.

Nonostante le proteste di piazza che hanno scosso quasi tutti i paesi del medio oriente negli ultimi mesi, l’Arabia Saudita ha stroncato sul nascere qualsiasi iniziativa di protesta ed ha potenziato il sistema di welfare per i suoi cittadini con un fondo plurimiliardario mantenendo sul suo territorio un’apparente calma.

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