Si allarga lo scandalo dei maltrattamenti subiti da decine di adolescenti cinesi nelle strutture di riabilitazione in cui erano ricoverati per curare la dipendenza da internet. Tang Jingcheng, 27 anni, insegnante in una scuola di Zhongjiang e responsabile di un centro di recupero per “webaholic”, è stato arrestato con l’accusa di aver torturato e maltrattato i suoi giovani pazienti.
Lo scandalo delle percosse, scoppiato in seguito alla morte di un quindicenne e dalle denuncie dei genitori di altri giovani pazienti ricoverati con gravi ferite ha aperto uno spinoso dibattito sui metodi riabilitativi utilizzati in queste strutture, accusate di praticare l’elettrochoc per curare questa forma di dipendenza, considerata un “disordine psicologico”.
Il colosso asiatico ha 338 milioni di utenti di internet: tra questi, le autorità cinesi stimano che il 10 per cento dei giovani abbia sviluppato una dipendenza.