La tragedia sull’Hudson dell’8 agosto in cui morirono 9 persone si stava per compiere, l’elicottero con sopra i 5 italiani si stava per scontrare con un Piper e intanto il controllore di volo del piccolo aeroporto di Teterboro, Carl Turner di 38 anni, chiacchierava amabilmente al telefono con la sua ragazza per organizzare una grigliata la stessa sera.
Già la Federal Aviation Authority aveva sospeso entrambi i controllori di turno quel giorno e sottoposti a provvedimenti disciplinari, per “comportamento inappropriato“, ora che i tabulati della telefonata di Turner sono usciti allo scoperto, si è aperto un vero e proprio scandalo.
Fino alle 11 e 50 di quel tragico 8 agosto i nastri registrati riportano un contatto di routine fra il controllore Turner e il pilota del Piper, Stephen Altman. Era stato proprio Turner, infatti, ad aver visto in volo il Piper e a segnalare la sua presenza in cielo ad un elicottero, che non era però quello su cui viaggiavano i 5 italiani. «L’elicottero ti ha visto» dice Turner alla radio, «grazie» gli risponde Altman.
Sono le 11 e 50 quando Turner inizia a distrarsi dal suo lavoro per parlare al telefono con la sua fidanza, che lavora pochi metri più in la, nel centro operativo dello stesso aeroporto. «Abbiamo abbastanza gas per le bombole della grigliata? -chiede Turner alla donna – Diamo fuoco al gatto», scherza. La telefonata va avanti sullo stesso tono per un po’ finché non viene interrotta da una comunicazione via radio dall’aeroporto di Newark, lo scalo più grande del New Jersey, che chiede a Turner di far spostare il Piper, così da evitare un possibile impatto del piccolo aereo con gli altri mezzi in volo sul canale.
Turner ha ben altro per la testa e non capisce subito: «Ripeti, Newark», dice e intanto rimane al telefono con la fidanzata senza abbandonare la conversazione.
Arrivano così le 11 e 53 e dalle registrazioni si sente Turner che esclama solo «Accidenti» e attacca il telefono dicendo alla ragazza «Yeah, fammi tirarmene fuori» e aggancia la cornetta quattro secondi prima dello schianto.A questo punto chiede notizie del Piper all’aeroporto di Newark: «Newark, qui Teterboro, ce l’avete ancora?», chiede. Dall’altra parte della cornetta una voce gli dice: «Niente». Poi quattro secondi dopo, la torre di controllo di Newark riprende la cornetta: «Penso sia andato giù nell’Hudson», dice la voce. Sono le 11 e 55.
Due minuti dopo Turner chiama di nuovo la sua amica, che sente la notizia sulla frequenza radio e gli riferisce che quanto supposto dalla torre di controllo di Newark è stato confermato da altri piloti della zona.