Flottiglia. I pacifisti greci denunciano: “Gli israeliani hanno praticato l’elettroshock”

I greci rientrati ad Atene reduci dall’assalto israeliano al convoglio umanitario ‘Flottiglia per Gaza’, hanno denunciato maltrattamenti e persino torture, secondo i media, da parte dei militari che avevano occupato le navi.

Michalis Grigoropoulos, membro dell’equipaggio di una delle navi greche partite dal Pireo, la Mediterraneo Libero, ha accusato gli israeliani, secondo la rete TV greca Skai, di avere praticato “l’elettroshock” (non è chiaro in quali parti del corpo) ad “alcune delle persone fermate” (non si precisa la nazionalità).

Altri greci rientrati, citati dalla tv di stato Net, hanno accusato l’esercito israeliano di avere usato violenza fisica nei loro confronti e di avere colpito anche il capitano greco di una delle due navi partite dal Pireo (la seconda è la Sfendoni. Inoltre denunciano di essere stati lasciati senza acqua e il sequestro dei telefoni cellulari. Sempre citato da Skai, Aristidis Papadocostopoulos, imbarcato sulla stessa nave, ha accusato il governo greco di non essere intervenuto adeguatamente durante e dopo l’assalto.

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