Fukushima: fumo nei reattori 2 e 3. Allarme Oms cibi radioattivi: stop distribuzione di latte e verdure

Pubblicato il 21 Marzo 2011 - 09:16 OLTRE 6 MESI FA

La centrale nucleare di Fukushima

TOKYO – Paura ai reattori 2 e 3 della centrale nucleare di Fukushima. Dalla prima mattina secondo l’agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, c’è stato un aumento della pressione dal reattore 3 ed è uscito del fumo. Quando tutto sembrava tornare alla normalità e il fumo dal reattore 3 ha smesso di uscire, si è visto uscire del fumo dal reattore 2. Secondo i tecnici della Tepco, però, il fumo che è stato visto uscire dal reattore 2 sarebbe vapore, non generato dalla vasca del combustibile.

Le autopompe dei vigili del fuoco hanno riversato dalle prime ore della mattina sul reattore 3 oltre 3700 tonnellate di acqua marina per tentare di abbassare la temperatura. E la Tepco ha fatto evacuare tutto il personale.

L’evacuazione, ha reso noto la Tepco, il gestore dell’impianto di Fukushima, si è resa necessaria per i rischi connessi alle radiazioni. Ma secondo l’Agenzia per la sicurezza nucleare non c’è stato cambio ‘significativo’ nel livello di radiazioni a seguito della fuoriuscita di fumo.

I tecnici al lavoro presso la centrale sarebbero inoltre e comunque riusciti ad allacciare i cavi dell’elettricità a tutti e sei i reattori della struttura. Lo riferiscono i media nipponici, secondo cui il ritorno dell’alimentazione è il presupposto fondamentale per qualsiasi tipo di “stabilizzazione”.

Nonostante il nuovo incidente nella centrale danneggiata dal terremoto, il premier giapponese Naoto Kan ha parlat0 proprio lunedì mattina di progressi ”lenti ma decisi”. Kan ha aggiunto che è venuto il momento di ”prepararsi alla ricostruzione” dopo i danni causati dal terremoto e dallo tsunami, scrive l’agenzia. In effetti domenica gli ingegneri hanno riallacciato i cavi dell’elettricità nei reattori 1, 2, 5 e 6.

Operai a lavoro. Sono intanto 580 fra operai, tecnici ed esperti le persone impegnate in prima linea nella battaglia per riprendere il controllo dei reattori surriscaldati della centrale nucleare di Fukushima. Lo scrive il quotidiano Asahi Shimbun, precisando che negli ultimi giorni altri si sono aggiunti ai 50 ”samurai” rimasti nei pressi della centrale la scorsa settimana, nei momenti peggiori della crisi.

Più di venti di loro sono stati feriti nelle operazioni, uno in modo grave, quando ha aperto una valvola per permettere al vapore di uscire da una delle ”gabbie” che contengono i reattori. Tutti indossano tute integrali protettive e portano con sè un misuratore che suona quando si raggiunge l’80% del massimo livello di radiazioni assorbibile in un giorno. Tra di loro ci sono impiegati della Tepco, la società elettrica che gestisce la centrale, e di due delle sue sussidiarie, oltre a quelli provenienti dalla Toshiba Corporation e dalla Hitachi Ltd., che hanno costruito l’impianto. Anche impiegati della vicina centrale di Kashiwazaki-Kariwa sono stati inviati sul posto, come gli elettricisti che cercano di ripristinare le forniture a Fukushima.

Tepco ammette: omesse verifiche. Tepco, in un rapporto del 28 febbraio all’Agenzia per la sicurezza nucleare, ha ammesso di aver omesso alcune verifiche alla centrale nucleare di Fukushima.

Allerta Oms sui cibi radioattivi. Intanto secondo l’Organizzazione mondiale della sanità la contaminazione dei cibi è “più grave di quanto si ritenesse in un primo momento”. “E’ evidentemente una situazione grave”, ha detto Peter Cordingley, portavoce dell’ufficio regionale dell’Oms. “E’ molto più grave di quanto chiunque potesse pensare nei primi giorni, quando si valutava che potesse essere limitata a un’area di 20-30 chilometri dalla centrale. I casi di verdure, acqua e latte contaminati hanno già sollevato le preoccupazioni dei paesi limitrofi, nonostante le rassicurazioni del governo giapponese”. Il governo ha proibito la vendita di latte dalla prefettura di Fukushima e di spinaci da un’area vicina. Oggi saranno comunicati nuovi divieti.

Stop a distribuzione di latte e verdure. A quattro prefetture giapponesi è stato ordinato di sospendere la distribuzione di latte e di due tipi di vegetali, dopo la scoperta di radioattività in alcuni prodotti provenienti dalle zone vicine alla centrale nucleare danneggiata di Fukushima. Lo ha affermato il portavoce governativo Yukio Edano in una conferenza stampa.

Il portavoce ha precisato che si tratta di misure ”precauzionali” e che coloro che hanno consumato i prodotti provenienti dalle quattro prefetture vicine a Fukushima non corrono ”rischi immediati”.

Test di radioattività in mare. Le autorità giapponesi hanno intenzione ora di effettuare misurazioni per controllare i livelli di radioattività nelle acque del mare in prossimità della centrale nucleare di Fukushima 1. «E possibile che sostanze radioattive anche se in piccola quantità si siano propagate nel mare» ha detto un responsabile dell’agenzia per la sicurezza nucleare. «In ogni caso, anche fosse così, considerato il basso livello di radioattività nell’aria, la cosa non avrebbe conseguenze sulla salute», ha aggiunto. Tassi anomali di radioattività dovuti alla presenza di iodio 131 e di cesio 137 sono già stati rilevati in alcuni alimenti (latte, spinaci, fave) e nell’acqua di rubinetto a Tokyo e in altre città.