Giulio Regeni: da Egitto nuovi atti a pm Roma. E l’ambasciatore italiano torna al Cairo

Giulio Regeni: da Egitto nuovi atti a pm Roma. E l'ambasciatore italiano torna al Cairo
Giulio Regeni: da Egitto nuovi atti a pm Roma. E l’ambasciatore italiano torna al Cairo

ROMA – La procura del Cairo ha trasmesso oggi a quella di Roma gli atti relativi ad un nuovo interrogatorio cui sono stati sottoposti i poliziotti che hanno avuto un ruolo negli accertamenti sulla morte di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto lo scorso anno.

La consegna viene considerata “un passo avanti nella collaborazione” tra le due procure, come viene sottolineato in una nota congiunta firmata da Giuseppe Pignatone e Nabil Ahmed Sadek. Alla luce degli sviluppi positivi nei rapporti tra i due Paesi, ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano, l’ambasciatore Giampaolo Cantini va al Cairo. Durante un colloquio telefonico con il procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, il procuratore generale della Repubblica Araba d’Egitto, Nabil Ahmed Sadek, ha spiegato che – come già annunciato nel maggio scorso – è stata affidata ad una società esterna l’attività di recupero dei video della metropolitana. Attività che prenderà il via a settembre con una riunione tra l’azienda e la procura egiziana, alla quale sono stati invitati anche gli inquirenti italiani. Nel corso della telefonata, è stato concordato un nuovo incontro tra i due uffici, che sarà organizzato dopo la riunione di settembre “per fare il punto della situazione e confrontarsi su quanto fin qui raccolto e sui possibili ulteriori sviluppi investigativi”. “Entrambe le parti – si legge in una nota congiunta – hanno assicurato che le attività investigative e la collaborazione continueranno fino a quando non sarà raggiunta la verità in ordine a tutte le circostanze che hanno portato al sequestro, alle torture e alla morte di Giulio Regeni”.

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