Il Papa ai medici: "Non basta competenza, occorre anche umanità"

Pubblicato il 1 Luglio 2012 - 12:16 OLTRE 6 MESI FA

CITTA' DEL VATICANO, 1 LUG – ''Gesu' che si fa attento alla sofferenza umana ci fa pensare anche a tutti coloro che aiutano gli ammalati a portare la loro croce, in particolare i medici, gli operatori sanitari e quanti assicurano l'assistenza religiosa nelle case di cura''. Lo ha detto il Papa parlando oggi all'Angelus dei brani evangelici su due guarigioni miracolose compiute da Gesu', e invitando gli operatori sanitari a tenere conto che i pazienti, oltre che di ''competenza professionale'', hanno bisogno di ''umanita''' e ''attenzione del cuore''.

''Essi – ha affermato Benedetto XVI – sono 'riserve di amore', che recano serenita' e speranza ai sofferenti''. Citando la sua enciclica 'Deus caritas est', il Pontefice ha quindi spiegato ''che, in questo prezioso servizio, occorre innanzitutto la competenza professionale – essa e' una prima fondamentale necessita' – ma questa da sola non basta. Si tratta, infatti, di esseri umani, che hanno bisogno di umanita' e dell'attenzione del cuore''. ''Percio', oltre alla preparazione professionale – ha aggiunto -, a tali operatori e' necessaria anche, e soprattutto, la 'formazione del cuore': occorre condurli a quell'incontro con Dio in Cristo che susciti in loro l'amore e apra il loro animo all'altro''.