Marò, per Girone e Latorre quasi certo il ritorno in Italia anche se condannati

Pubblicato il 17 Ottobre 2012 - 14:12 OLTRE 6 MESI FA
I due marò

ROMA – I due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, “prigionieri” delle autorità indiane da otto mesi, è quasi certo che torneranno comunque in Italia. Anche se accusati di aver ucciso due pescatori creduti pirati a bordo del peschereccio Saint Antony il 15 febbraio scorso, i due marò, torneranno in Italia anche se dovessero essere condannati. Gianandrea Gaiani per Il Sole 24 Ore spiega infatti che i due militari, in libertà vigilata nella città portuale meridionale di Kochi, potranno usufruire dei benefici dell’accordo tra Italia e India sul trasferimento delle persone condannate dai tribunali dei due Paesi, siglato in agosto e ratificato nella giornata di mercoledì dalla Camera.

Il provvedimento, approvato con 458 si, un astenuto e nessun contrario passa ora all’esame del Senato, aveva indotto il ministro Terzi a dichiarare il 15 ottobre che “i marò torneranno a casa”, pur ammettendo di non sapere quando.

Ai primi di settembre il collegio indiano dell’Alta Corte composto dai giudici Altamas Kabir e J.Chelameswar chiuse il dibattimento preannunciando una sentenza che finora non è stata emessa, e i tempi sono destinati ad allungarsi per la concomitanza di giorni festivi in India.

Sulla decisione si accentuano anche pressioni politiche divergenti tra quanti vorrebbero il processo e la condanna degli italiani, e coloro che vorrebbero veder risolto il contenzioso con Roma con una sentenza che, limitandosi a stabilire il difetto di giurisdizione dell’India su un episodio verificatosi in acque internazionali, non entrerebbe nel merito della colpevolezza o innocenza dei due fanti del reggimento San Marco.