Norwegian, la compagnia low cost che ci porterà a New York pagando solo 140 euro

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Dicembre 2016 - 10:51 OLTRE 6 MESI FA
Norwegian, la compagnia low cost che ci porterà a New York pagando solo 140 euro

Norwegian, la compagnia low cost che ci porterà a New York pagando solo 140 euro

ROMA – Con la Ryanair, la easyJet e altre low cost si vola fino al Regno Unito, l’Irlanda e la Spagna. Da lì tutti a bordo dei Boeing 787 Dreamliner o dei 107 Boeing 737 Max già ordinati dalla Norwegian per volare verso la costa orientale e occidentale degli Stati Uniti a una cifra che dovrebbe partire da 138-140 euro per New York. La cifra comprende sia l’andata, sia il ritorno.

Questo il piano della compagnia scandinava a basso costo Norwegian di cui parla oggi Leonard Berberi sul Corriere della Sera. Il piano era stato svelato lo scorso febbraio e da allora si è allargato oltre che alla Ryanair anche ad altri vettori come easyJet.

Come scrive il Corriere, gli aerei della Norwegian negli Usa ci volano già da mesi.

“Ma battendo bandiera della Norvegia. Che, però, non facendo parte dell’Unione europea, gode di un accesso limitato ai cieli americani. Ma pochi giorni fa Washington ha dato il via libera — dopo tre anni — alla succursale irlandese (quindi comunitaria) della low cost intercontinentale. E questo vuol dire che nei prossimi mesi saranno annunciati decine di collegamenti in più tra Europa e Stati Uniti. E che si aggiungono al +55% di voli previsti per l’estate 2017 da Londra verso New York, San Francisco e Los Angeles”.

“Il piano di Norwegian prevede che i passeggeri volino nella tratta europea con Ryanair e le altre low cost dell’accordo verso gli hub dei norvegesi (come Londra Gatwick, Barcellona, Oslo, Stoccolma) che saranno usati anche per i passeggeri italiani. Da lì l’imbarco sui nuovi ed efficienti Boeing 787 (a corridoio doppio) e, quando saranno consegnati, i Boeing 737 Max (a corridoio singolo) verso gli Usa, andando a cercare — imitando Ryanair nella sua fase di espansione — proprio gli scali americani secondari, bisognosi di passeggeri”.

SI tratta di un modo per ottimizzare i costi e far scendere il prezzo del biglietto.