Pakistan, esplosioni a Lahore: almeno 18 morti. Malik accusa talebani e jihadisti

Pubblicato il 1 Luglio 2010 - 20:51| Aggiornato il 2 Luglio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Sono almeno 18 i morti e 45 i feriti nel triplice attentato oggi a Lahore, in Pakistan, contro un luogo di culto musulmano.

Lo riferiscono le autorità locali che, nell’aggiornare il bilancio delle vittime dell’esplosione -molto probabilmente destinato a crescere- affermano che potrebbe essersi trattato di un triplice attacco suicida.

Stando alle prima ricostruzioni, una delle esplosioni ha avuto luogo ai cancelli d’ingresso al sito religioso mentre le altre due nei sotterranei.

Il ministro degli interni Rehman Malik accusa i talebani pachistani e altri gruppi islamici estremisti legati ad Al Qaida di essere i mandanti dell’attentato al santuario sufi di Lahore. Lo ha detto oggi ai giornalisti durante una cerimonia a Islamabad, secondo quanto riporta Geo News. Malik ha definito gli attentatori ”dei killer di professione” sottolineando che ”non possono essere musulmani”.

Oltre ai talebani, il ministro ha citato la Sipah-e-Sahaba (Armata degli amici del Profeta) e Lashkar-e-Jhangvi, aggiungendo che queste organizzazioni terroristiche hanno ingenti fondi per pagare le loro attivita’. Stamattina con una telefonata a un’agenzia di stampa straniera, un portavoce della Tehreek-e-Taleban Pakistan (Movimento talebano pachistano) aveva smentito il coinvolgimento nell’attacco di ieri al luogo sacro, conosciuto come Data Darbar, in cui sono morti 43 fedeli.