“Terrorista norvegese di Al Qaida colpirà in Europa”: allarme Ap, Cia non commenta

NEW YORK – Massima allerta tra i servizi di intelligence occidentali. Un cittadino norvegese convertito all'Islam e senza precedenti penali è stato addestrato in un campo di al Qaida, in Yemen, e sarebbe pronto a colpire in Europa o negli Stati Uniti. A riferirlo e' l'Associated Press, in un'esclusiva in cui si citano fonti dei servizi europei.

Al momento Cia ed Fbi (e anche i vertici dei servizi norvegesi) non commentano. Ma se cosi' fosse si materializza l'incubo piu' volte prospettato nel Vecchio Continente e negli States: quello del terrorista occidentale difficile da individuare e che puo' molto facilmente superare i controlli ai confini non essendo soggetto a restrizioni particolari sul fronte dei visti.

Secondo quanto riferito all'Ap, l'uomo in questione sarebbe gia' 'operativo' e ''in attesa di ordini'' per compiere un attentato. A breve potrebbe quindi ricevere indicazioni sul Paese e l'obiettivo da colpire. Obiettivo che ancora non sarebbe stato stabilito dall'organizzazione terroristica e che potrebbe essere sia in Europa che negli Stati Uniti.

La difficolta' di bloccare tale operazione criminale e' dovuta anche al fatto che l'uomo e' incensurato e di lui non v'e' praticamente traccia: ''Neanche un biglietto del parcheggio'', affermano le fonti, spiegando come l'affiliato di al Qaida sia ''completamente pulito e in grado di viaggiare ovunque''.

Da tempo i vertici dei servizi americani spiegano come sia oramai improbabile che al Qaida riesca a compiere attentati spettacolari come quello dell'11 settembre 2001.

A Manhattan le Torri Gemelle furono abbattute da due aerei, provocando oltre tremila morti, Un terzo aereo colpì il Pentagono mentre un quarto velivolo, probabilmente diretto verso il Congresso degli Stati Uniti, si schiantò in Pennsylvania.

Ma resta il pericolo – si spiega – di gesti isolati, di 'lupi solitari' in grado di entrare in azione dopo essere stati addestrati in uno dei campi di al Qiada e su input di ordini che arrivano dai vertici dell'organizzazione terroristica, particolarmente attiva in questa fase proprio nello Yemen.

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