Eni: tra i più grandi del mondo il giacimento venezuelano “Perla 2″(risorse +30%)

Pubblicato il 12 Aprile 2010 - 11:22 OLTRE 6 MESI FA

Le risorse del giacimento “giant” Perla che Eni detiene in Venezuela insieme a Repsol sono superiori di circa il 30% rispetto alle stime iniziali.

«Eni – informa una nota del “cane a sei zampe” – ha perforato con successo il pozzo Perla 2, situato nel permesso Cardon IV, nell’offshore del Golfo del Venezuela. I risultati della perforazione superano di gran lunga le aspettative iniziali, incrementando del 30% la stima delle risorse del giacimento con un ulteriore potenziale di crescita da definire con i prossimi pozzi».

Il blocco Cardon IV è attualmente operato da una joint operating company, 50% Eni e 50% Repsol, denominata Cardn IV S.A. La compagnia di stato venezuelana PDVSA detiene il diritto di entrare nella società durante la fase di sviluppo con una partecipazione del 35%. Quando PDVSA eserciterà questo diritto, Eni e Repsol manterranno entrambe una quota del 32,5% nel progetto, che sarà operato congiuntamente dalle tre compagnie.

Perla,  ha ancora  sottolineato l’Eni, «si conferma quindi come uno dei più grossi giacimenti a gas scoperti al mondo negli ultimi anni, e il maggiore in Venezuela».

In particolare, durante il test di produzione il pozzo ha erogato 1,4 milioni di metri cubi giorno di gas (pari a circa 8.600 barili di olio equivalente al giorno) e 1.500 barili giorno di condensato. La potenzialità di produzione per pozzo é stimata in oltre 2 milioni di metri cubi giorno di gas e 2.000 barili giorno di condensato. Sulla base di questi dati, Eni e Repsol hanno già iniziato insieme a PDVSA la valutazione delle opzioni per uno sviluppo accelerato del campo, con una fase di early production che avrà come obiettivo uno start up a inizio-metà 2013 con una portata di circa 10 milioni di metri cubi giorno di gas.

In Venezuela, Eni ha una produzione di circa 10.000 barili di petrolio al giorno dal giacimento di Corocoro (operato da Petrosucre, compagnia mista PDVSA 74%, Eni 26%) e una partecipazione in Petrolera Guiria (compagnia mista formata da PDVSA 64,25%, Eni 19,50% e Ineparia 16,25%) che gestisce la scoperta di Punta Sur. Eni ha inoltre recentemente firmato un accordo con PDVSA per eseguire lo sviluppo del blocco Junin-5, localizzato nella Faja dell’Orinoco, che detiene 35 miliardi di barili di olio pesante. PDVSA deterrà il 60% e Eni il 40% nella società di Junin-5, che sarà operata congiuntamente.