Fisco. Figli a carico e poco reddito: tutte le detrazioni Irpef e gli sconti

Pubblicato il 22 Luglio 2013 - 13:42 OLTRE 6 MESI FA
Fisco. Figli a carico e poco reddito: tutte le detrazioni e gli sconti

Fisco. Figli a carico e poco reddito: tutte le detrazioni e gli sconti

ROMA – Figli a carico e poco reddito: tutte le detrazioni e gli sconti. Un utile prontuario di auto-difesa dal Fisco: Libero Quotidiano (Sandro Iacometti) propone l’elenco dettagliato di tutte le detrazioni fiscali e gli sconti per le famiglie con figli a carico fino a determinate fasce, tutte le agevolazioni fino a 1.000 euro per chi ha un bambino sotto i 3 anni, gli assegni familiari, da tutte quelle già conosciute e le relative maggiorazioni intervenute in corso d’opera nell’ultima legge di stabilità.

Figli a carico. Le nuove norme inserite nella legge di stabilità approvata alla fine del 2012 hanno ampliato la detrazione di base per i figli a carico con più di tre anni di 150 euro e quella riservata ai bimbi più piccoli di 320 euro. Sulla carta, dunque, il beneficio fiscale è passato da 800 a 950 euro per la prima fascia e da 900 a 1.220 per i figli sotto i 3 anni. Se in famiglia ci sono più di tre figli alla detrazione di base andrà aggiunto un importo di 200 euro per ciascun figlio, a partire dal primo.

Va precisato, che all’aumentare del reddito diminuisce l’entità della detrazione che si annulla sulla soglia dei 95 mila euro. Anche in basso la detrazione può diventare inefficace perché sotto i 12-14mila euro si è incapienti e quindi fuori dal perimetro Irpef dove applicare la detrazione. Sopra quella soglia si realizzano importi relativi alle detrazioni dell’ordine di 800/1000 euro. Va considerata anche la detrazione base di 200 euro più un bonus di 50 euro per figlio fino a 26 anni per max 4 figli che si applica sull’Imu prima casa, in attesa della riforma del governo Letta (max 400 euro detraibili).

Per le famiglie con figli maggiori di tre anni, lo sconto rispetto alla precedente normativa non supera i 130-140 euro. Mentre per chi ha figli più piccoli si può arrivare fino a 260-270 euro di bonus all’anno. Un esempio per famiglia monoreddito e figli a carico spiega l’entità dei vantaggi annuali:

Un precario o un operaio che abbia un neonato in casa, e uno stipendio sotto i 20mila euro, potrà avere una detrazione di 963 euro l’anno, e potrà giovare di questo vantaggio fiscale fino ai tre anni del bambino. Se i bambini piccoli sono due, lo sconto sale a 1.996 euro. Se i redditi oscillano tra i 35 e i 40mila euro, cioè la condizione economica media degli impiegati dello Stato, il bambino si porta dietro una detrazione fino a 700 euro, che scende a 578 se si è fatta un po’ di carriera o si è meno giovani, con redditi fino a 50mila euro, e a 449 per salari che veleggiano verso i 60mila euro.

Il capitolo assegni familiari resta più o meno immutato con maggiorazioni degli importi a seconda del reddito e della composizione del nucleo familiare:

Per il primo figlio, fino al 30 giugno 2014 gli assegni vanno da 137 euro (per redditi sotto i 14mila euro) a 12 centesimi (per redditi fino a 76 mila euro). più rispetto alla normativa attuale). Per una coppia con due figli sopra i tre anni, se il reddito è inferiore ai 30mila euro, le detrazioni fiscali ammontano a 1.382 euro, 218 in più rispetto al 2012. Con tre figli si sale a 2.166 euro. E se la coppia di figli ne ha uno solo le detrazioni ammontano a 650 euro. Un professionista che abbia tre figli, di cui solo uno con meno di tre anni, e un reddito compreso tra i 50 e i 60mila euro avrà uno sconto fiscale che passerà dai 1.414 euro del 2012 ai 1.622 di oggi. Con un reddito tra i 25mila e i 30mila euro (ad esempio un insegnante) la detrazione sarà invece di 2.371 euro, 304 in più di quella in vigore.