Imu agricola montana, cambiano criteri altimetrici: esenzione totale per 3.456 Comuni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Gennaio 2015 - 16:43 OLTRE 6 MESI FA
Imu agricola montana, cambiano criteri altimetrici: esenzione totale per 3.456 Comuni

Imu agricola montana, cambiano criteri altimetrici: esenzione totale per 3.456 Comuni

ROMA, 23 GEN – Imu agricola montana: cambiano i criteri altimetrici per il pagamento con esenzione totale e parziale. Dopo l’incontro in mattinata fra il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, il consiglio dei Ministri del governo Renzi ha stabilito i nuovi criteri.

Saranno 3.456 (prima erano 1.498) i Comuni che rientreranno nei nuovi criteri per il pagamento con esenzione totale. Mentre nell’esenzione parziale rientreranno 655 Comuni, in base al decreto legge che rivede i criteri per l’Imu sui terreni agricoli relativi al 2014, con l’applicazione dei criteri di “montanità” elaborati dall’Istat.

Per chi dovrà pagare l’Imu agricola, non rientrando nei parametri di esenzione, il termine di pagamento è stato posticipato al 10 febbraio.

Il comunicato del consiglio dei ministri che illustra il decreto legge contenente misure urgenti in materia di esenzione Imu “che va a ridefinire i parametri precedentemente fissati, ampliandone la platea”, sottolinea come i criteri espressi si applichino all’anno in corso, 2015, e anche all’anno di imposta 2014 che era proprio la richiesta maggiormente sollecitata dal mondo agricolo in vista della scadenza del pagamento della tassa prevista lunedì prossimo e dai politici che sostenevano la richiesta.

Per l’anno 2014 non è comunque dovuta l’Imu per quei terreni che erano esenti in virtù del decreto interministeriale che aveva introdotto il 28 novembre scorso i contestati parametri altimetrici e che invece risultassero imponibili per effetto del ritorno ai parametri Istat.

“Bene ha fatto il Governo a rivedere e correggere il regime fiscale sui terreni agricoli, accogliendo le richieste di tanti sindaci e dell’Anci”. Con queste parole il presidente dell’Anci, Piero Fassino, ha espresso soddisfazione per le decisioni approvate oggi dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro Martina.

“I nuovi criteri adottati e le molte esenzioni previste – ha spiegato il numero uno dell’Anci – e vengono infatti incontro all’esigenza di non penalizzare i terreni montani e le loro attività agricole, e determinano una significativa riduzione della platea dei Comuni e dei contribuenti interessati”.

“Auspichiamo che dopo la scadenza del pagamento si verifichi con attenzione il gettito effettivo, e in conseguenza si riequilibri la riduzione di risorse già operata sui Comuni”, ha concluso Fassino.