Ue: “Italia paese storto”. Troppo debito e niente riforme. Renzi: Cambiare verso

La Ue boccia l'Italia: troppo debito, poca produttività, manovra insufficiente
La Ue boccia l’Italia: troppo debito, poca produttività, manovra insufficiente

ROMA – La Ue boccia l’Italia: troppo debito, poca produttività, manovra insufficiente. Matteo Renzi incassa la bocciatura e twitta: “Numeri duri, ecco perché dobbiamo cambiare verso”. Giorgio Napolitano, invece, chiede una “nuova stagione di crescita sostenibile” e chiede che la Ue non sia difesa “in ordine sparso”.

Secondo la Commissione Ue  l’Italia ha “squilibri macroeconomici eccessivi” che richiedono uno “speciale monitoraggio” da parte dell’Ue che farà rapporto all’Eurogruppo sulle riforme italiane e a giugno “deciderà ulteriori passi”.

Tra gli squilibri: debito alto, scarsa competitività, aggiustamento strutturale insufficiente. Sui conti del Paese, l’unico con Croazia e Slovenia ad avere squilibri eccessivi (quelli sotto aiuti, Spagna. Grecia, Portogallo, Cipro e Romania non sono stati presi in considerazione), pesa la scarsa produttività: “Servono surplus primari molto alti e una crescita robusta del Pil”.

Bruxelles riconosce che raggiungere questi obiettivi “sarà una sfida molto difficile” per l’Italia. Anche perché la manovra 2014 “appare insufficiente”, nonostante “nel 2013 l’Italia abbia fatto progressi verso il raggiungimento dell’obiettivo di medio termine”. Bacchettata anche per la Germania per un altro tipo di squilibrio, l’eccessivo surplus della bilancia commerciale tra import ed export: cioè, va bene l’alta produttività, male il livello di domanda interna che pesa negativamente anche sulla crescita complessiva dell’Eurozona.

 

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