Financial Times: “Unicredit avrebbe rotto le sanzioni con l’Iran, Usa indagano”

Pubblicato il 26 Agosto 2012 - 18:40 OLTRE 6 MESI FA
Foto Ansa

ROMA – La banca Unicredit sarebbe finita nel mirino degli Stati Uniti per aver rotto le sanzioni con l’Iran, scrive il Financial Times.  La stessa Unicredit avrebbe pubblicato dei documenti ed avrebbe ammesso di collaborare con le autorità statunitensi per possibile violazione di sanzioni che proibiscono di fare affari con certi paesi. L’inchiesta, scrive il Financial Times, sarebbe partita dalla HypoVereinsbank, una sussidiaria tedesca che Unicredit ha acquistato nel 2005.

L’Unicredit non è la prima banca oggetto delle verifiche da parte del District Attorney’s Office della contea di New York, del Ministero del Tesoro e del Dipartimento della Giustizia. Istituti di credito europei e giapponesi sono sospettati di aver condotto traffici illegali in dollari con l’Iran ed altri paesi. La scorsa settimana la Royal Bank of Scotland è finita nel mirino delle indagini dopo che la  Standard Chartered ha accettato di pagare una multa di 340 milioni di dollari al Department of Financial Services di New York per chiudere le accuse di rottura delle sanzioni all’Iran.

Fonti vicine all’Unicredit avrebbero poi detto all’Ansa che la collaborazione di HypoVereinsbank, HVB, con le autorità statunitensi è ”una questione non nuova”, come documentato nella relazione finanziaria annuale consolidata del 2011 ed in quella semestrale 2012. La Hypo Vereinsbank starebbe pienamente collaborando con le indagini da parte dell’Ufficio di New York County District Attorney, il Dipartimento di Giustizia americano e l’Ufficio del Dipartimento del Tesoro Usa di Controllo degli Attivi stranieri, ed effettuando le revisioni interne delle operazioni effettuate.

Sia nella relazione finanziaria annuale consolidata 2011, che in quella semestrale 2012, avrebbero detto le fonti di Unicredit all’Ansa, è scritto che una società del gruppo, la HVB,  sta rispondendo a un’indagine in corso delle autorità Usa sull’antiriciclaggio, contrasto ai finanziamenti al terrorismo e all’attribuzione di sanzioni economiche per garantire il rispetto delle norme. Fare ulteriori commenti, hanno poi affermato le fonti all’Ansa, non sarebbe opportuno, dato che l’inchiesta e la revisione sono ancora in corso.